il codice violato



Che cos'è il "Codice"? Per intero si chiama il "Codice Internazionale sulla Commercializzazione Dei Sostituti del Latte Materno" ed è stato adottato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1981.




Il Codice disciplina la commercializzazione degli alimenti per l'infanzia.

Cito l'articolo 1 "Finalità del Codice":
La finalità del presente Codice è quella di contribuire ad assicurare ai lattanti una nutrizione sicura ed adeguata, proteggendo e promuovendo l'allattamento al seno, e assicurando l'utilizzazione appropriata dei sostituti del latte materno, ove necessari, sulla base di informazioni adeguate e attraverso forme appropriate di commercializzazione e distribuzione.

I "sostituti" dell'allattamento materno che sono coperti dal Codice sono: formule per lattanti, altri alimenti o bevande per neonati (per esempio la camomilla) quando vengono commercializzati o rappresentati a sostituire parzialmente o totalmente il latte materno, biberon e tettarelle.

Il Codice proibisce qualsiasi promozione diretta o indiretta di qualsiasi sostituto del latte materno e dei prodotti necessari alla sua somministrazione.

Beh, come può costatare chiunque personalmente e giornalmente, il codice viene in continuazione violato dalle compagnie produttrici di sostituti del latte materno, che erano presenti alla consultazione quando il codice era stato redatto, e lo hanno pure firmato!

Pur sapendo benissimo che secondo i calcoli moiono circa 4000 bambini ogni giorno solo per il fatto di non essere stati allattati, continuano a promuovere i loro prodotti, e spesso lo fanno in modo da sembrare dei benefattori perché forniscono gratuitamente (a volte li ha pagati il contribuente con le tasse) il latte artificiale per poi venderlo a caro prezzo, quando le mamme ormai hanno perso il latte a causa della giunta ricevuta dall'operatore sanitario di cui si fidavano.

Tra giugno e settembre del 2000 La Coalizazione Italiana per il Monitoraggio del Codice (ICMC) che fa parte del IBFAN (La Rete Internazionale di Azione per l'Alimentazione Infantile) ha condotto un'inchiesta e un monitoraggio, raccogliendo dati in sei regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Sardegna.

Risulta chiaramente che le compagnie violano il Codice Internazionale in maniera sistematica(e sfacciata, aggiungerei io) su tutto il territorio nazionale.

Nel Ottobre del 2005 è stato presentato un documento molto importante che fra l'altro contiene l'intero Codice, che dimostra con dati e tante fotografie come lavorano le ditte produttrici per venderci i loro prodotti. Lo fanno anche violando la legge sulla privacy. Si travestono da agnelli e fanno finta di promuovere l'allattamento, dando volutamente consigli sbagliati per farci perdere il latte oppure per farci venire le ragadi. Ci fanno perdere la fiducia di poter allattare e nello stesso tempo cercano di aumentare la nostra fiducia nei confronti dei loro prodotti. Ci fanno dare in ospedale i loro regali "disinteressati", pacchi che contengono un succhiotto, un prodotto per la sterilizzazione del biberon, e ci mandano a casa prodotti per lo svezzamento precoce, cioè prima del compimento dei sei mesi e riviste. Questi sono solo alcuni dei metodi usati. Per chi è interessato a ricevere "il Codice violato" scriva per favore al paola.negri@ibfanitalia.org




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