cure per vari problemi connessi all'allattamento

Autore: Dott. Jack Newman MD FRCPC
Titolo originale "Treatments for problems"

Quanto segue descrive l'uso di alcune cure per vari problemi connessi all'allattamento.

Foglie di cavolo cappuccio per l'ingorgo mammario

Si può prevenire l'ingorgo mammario del terzo o quarto giorno dopo il parto facendo attenzione a far attaccare in maniera corretta il neonato alla mammella così che poppi bene sin dall'inizio. Se si dovesse verificare l'ingorgo, sappiate che questo problema si risolve spontaneamente entro un paio di giorni. Si continui ad allattare facendo attenzione ad attaccare bene il bambino alla mammella. Se la mammella si ingorga a tal punto da causare molto dolore si possono usare foglie di cavolo cappuccio per alleviare il fastidio. Sembra che questo rimedio funzioni meglio degli impacchi di ghiaccio o di altri trattamenti. Se la mammella fosse ingorgata al punto tale da non permettere un'attaccamento corretto da parte del bambino si proceda ad applicare foglie di cavolo cappuccio alla mammella affetta, si tiri il latte e lo si dia al neonato con un cucchiaino, una tazzina o usando la tecnica dell'allattamento "al dito" e si cerchi subito aiuto.

Come usare il rimedio del cavolo cappuccio:

  • Usare il cavolo cappuccio verde.


  • Schiacciare la foglia di cavolo con un mattarello se essa è troppo rigida e non si adagia bene su tutta la superfice della mammella.


  • Avvolgere la mammella con le foglie di cavolo e lasciarle agire per 20 minuti (due volte al giorno). Questo metodo dovrebbe funzionare dopo due o tre applicazioni. Alcuni dicono di applicare le foglie dopo ogni poppata ed aspettare che esse si avvizziscano. Io non ho abbastanza esperienza con questo metodo per affermare che una maniera sia più corretta dell'altra ma vi sono dubbi sull'uso troppo assiduo delle foglie di cavolo in quanto si pensa che esse possano diminuire la produzione di latte.


  • Smettere non appena l'ingorgo si allevia e le mammelle non danno più fastidio.


  • Si possono usare analgesici (acetaminofene con o senza codeina, ibuprofene o altri antidolorifici) per alleviare il dolore. Come per quasi tutti i farmaci, non è necessario interrompere l'allattamento quando se ne fa uso.


  • Impacchi di ghiaccio possono dare sollievo.


  • 3 o 4 giorni dopo il parto può verificarsi una massa dolorosa sotto l'ascella. In questo caso si possono applicare le foglie di cavolo cappuccio anche in quella zona.

Pomata multiuso per i capezzoli

Il migliore trattamento dei dolori ai capezzoli è la prevenzione. La migliore prevenzione è attaccare il neonato al seno in modo corretto, fin dal primo giorno. Un dolore che sia superiore ad un lieve fastidio al capezzolo nei primi giorni dopo il parto è sempre causato da una tecnica di suzione non corretta da parte del bambino, indipendentemente dal fatto che vi dicano che l'attaccamento è buono. Cercare aiuto!

Alcune pomate per capezzoli come ad esempio il Lansinoh ™o il Purlan™ ed altri possono aiutare ad alleviare il dolore ai capezzoli, ma una corretta tecnica di suzione è la migliore cura. A volte una pomata "funziona-per-tutto-ma-non-si-sa-perchè" può essere di aiuto.

E' possibile farsi prescrive una pomata del genere. Essa conterrà:

  • Uno o più antibiotici. Quasi tutte le ragadi e le escoriazioni hanno una base batterica. Non si sa per certo se questi batteri effettivamente causano un'infezione o se rallentano soltanto la guarigione. Si sa invece, da molti anni ormai, che l'uso di pomate antibiotiche aiutano alcune madri con dolore ai capezzoli.


  • Un'agente funghicida. La Candida albicans può causare il dolore ai capezzoli e le ragadi. Non è sempre facile capire come questo fungo contribuisca a causare il dolore ai capezzoli.


  • Un'agente antinfiammatorio. E' spesso l'infiammazione associata all'infezione a causare il dolore. L'agente antinfiammatorio (uno steroide) diminuisce la risposta infiammatoria dell'infezione.

In Canada, le pomate Kenacomb™(più facilmente reperibile) oppure Viaderm™(meno costosa) contengono i principi attivi sopra descritti. Si possono anche prepare pomate con uno o più ingredienti. Negli U.S.A. si prepara mescolando pomata alla mupirocina al 2% + pomata alla nistatina + pomata alla betametasone al 0.1%. Questa mistura risulta anche più efficace. Può essere prescritta anche in Canada.

Come si usa? Si mette pochissima pomata sul capezzolo dopo ogni poppata. Non si lava via anche se il bambino si vuole riattaccare dopo pochi minuti. La maggior parte degli ingredienti non sono assorbibili dall'intestino del bambino e quindi non possono nuocergli. Una volta che il dolore si allevia (di solito entro 2-5 giorni) si può gradualmente diminuire l'uso della pomata fino a non usarla più. In alcune casi, la madre dovrà farne uso uno o due volte al dì per non far ricomparire il dolore. Questo non deve destare preoccupazioni e la madre può continuare la cura per settimane o anche più s'è necessario.

Erbe per aumentare la produzione di latte

E' possibile che l'uso delle erbe possa aumentare la produzione del latte. Esistono alcuni farmaci che aumentano la produzione del latte e quindi è ragionevole presumere che esistano anche delle piante o erbe che contengono principi attivi simili. In quasi tutte le culture si trova l'uso di qualche tipo di erba o pianta o pozione che aiuta ad incrementare la produzione del latte. Alcune funzionano da placebo, il che va bene; altre non funzionano affatto; altre ancora contengono uno o più principi attivi. Alcune possono contenere principi attivi che non aumentano la produzione del latte, ma possono produrre altri effetti, a volte indesiderati. E' bene notare che anche le erbe possono avere effetti collaterali, a volte seri. I farmaci di provenienza naturale sono pur sempre farmaci e non esiste un farmaco sicuro al 100%. Fortunatamente, come per molti farmaci, il bambino assorbe una piccolissima percentuale della dose presa dalla madre. E' quindi molto improbabile che il bimbo possa subire degli effetti collaterali dalle erbe. Due cure con le erbe sembrano incrementare la produzione del latte; esse sono il Fieno greco e il Cardo mariano detto anche Cardo santo o Cardo benedetto.


I dosaggi sono:
Fieno greco:         3 capsule 3 volte al dì
Cardo mariano:     3 capsule 3 volte al dì
                            Oppure 20 gocce di tintura 3 volte al dì

L'uso della tintura viene sconsigliato a madri che allattano, presumibilmente a causa della parte di alcol che la madre assumerebbe. Questo non dovrebbe preoccupare. E' vero che le tisane funzionano ma per assumere la dose consigliata, si dovrebbe bere la tisana per tutto il giorno e la tutta notte.

Sono stati usati vari rimedi per aumentare la produzione del latte, tra cui le foglie dei lamponi, il finocchio e il lievito di birra. L'efficacia di nessuno di essi, incluso il Fieno greco e il Cardo mariano, è stata provata.

Il fenomeno di Raynaud

Il fenomeno di Raynaud, o sbiancamento del capezzolo, è causato dallo spasmo dei vasi sanguigni. Quando ciò avviene il sangue non riesce ad arrivare in una particolare parte del corpo. Questo fenomeno è una reazione ad un calo della temperatura. Spesso il fenomeno di Raynaud avviene nelle dita, ad esempio quando si lascia un luogo caldo per andare fuori dove la temperatura è più bassa. Le dita diventano bianche e la mancanza di sangue alle punte causa dolore. Il fenomeno di Raynaud colpisce maggiormente le donne ed è spesso associato a malattie come l'artrite reumatoide. Il fenomeno di Raynaud può colpire anche i capezzoli. Capita molto più spesso di quanto si possa pensare. Il fenomeno può prescindere da un'esistente dolore al capezzolo, così come, occasionalmente, può insorgere senza nessun dolore previo al capezzolo.

In generale, il fenomeno di Raynaud insorge al termine della poppata, una volta che il bambino si stacca dalla mammella. In teoria, l'aria dell'ambiente circostante è più fredda dell'interno della bocca del bambino. Quando il bambino si stacca dal seno, il capezzolo è del suo colore naturale, ma immediatamente, questione di minuti o secondi, il capezzolo inizia a diventare bianco. Le madri generalmente lamentano un dolore da bruciatura quando il capezzolo diventa bianco. Dopo essere rimasto di colore bianco per un certo periodo, il capezzolo ritorna al suo colore naturale (appena il sangue ritorna a fluire), e la madre sente come un dolore pulsante. Il cambiamento di colore (e di conseguenza il tipo di dolore) possono alternarsi durante un periodo di tempo che può essere di alcuni minuti fino a un'ora o due.

Il trattamento del fenomeno di Reynaud inizia con la cura della causa originale del dolore (attaccamento non corretto alla mammella o Candida, ecc..). Quasi sempre, con lo scomparire del dolore al capezzolo causato da altre fonti, scompare, anche se più lentamente, il dolore causato dal fenomeno di Reynaud. Curare le altre fonti di dolore (migliorare l'attaccamento alla mammella, curare la Candida, ecc..) è il fondamento per la cura di questo fenomeno. D'altro canto, alcune madri non hanno mai lamentato dolori, né durante le poppate né mai. Altre, hanno cominciato ad accusare i dolori dovuti al fenomeno di Reynaud durante la gravidanza. Se il dolore è lieve non c'è necessità di cura e un po' di rassicurazione è tutto ciò di cui si ha bisogno. A volte la cura è indispensabile, ad esempio quando il dolore è molto intenso e dura per tutta la poppata, anche perché la restrizione del flusso sanguigno verso il capezzolo rallenta la guarigione spontanea.

La prima opzione di cura è:

  • La vitamina B6. Facendo dei tentativi, l'uso della vitamina B6 si è dimostrato efficace nel curare il fenomeno di Raynaud. Non esistono prove scientifiche che questo trattamento funzioni, ciononostante lo fa. E' sicuro e non nuocerà. La dose è 150 mg/dì in un'unica dose per 4 giorni per poi continuare con 25 mg/dì in un'unica dose per un paio di settimane finché il dolore scompare del tutto. La cura si può ripetere se il fenomeno si ripresenta.

    Se la cura con la vitamina B6 non funziona entro un paio di giorni è inutile continuare. In quel caso sarà opportuno provare:

  • La Nifedipina. Questo farmaco si usa per curare l'ipertensione. Una compressa di 30 mg con formula a rilascio graduale presa una volta al giorno spesso allevia il dolore causato dal fenomeno di Raynaud. Se il dolore ritorna (circa il 10% delle madri), si ricomincia la cura. Dopo due settimane interrompere la cura. Se il dolore si ripresenta (rari casi), si ricomincia la cura. Pochissime madri hanno avuto bisogno di fare tre cicli di cura. Gli effetti collaterali sono rari ma in alcuni casi si è verificato mal di testa.

Ultima modifica: gennaio 2000

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Traduzione a cura di Francesca Rosini-Morettini
La pagina originale in inglese si trova qui.




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