Come nutrire il bambino quando la mamma lavora fuori casa

Autore: Dott. Jack Newman MD FRCPC
Titolo originale: "What to feed the baby when the mother is working outside the home "

Questo non vuole essere un articolo sui pro e contro dell'allattamento ed il lavoro fuori casa. Semplicemente si vogliono dare delle informazioni su come si possa alimentare il bambino quando la mamma non è in casa; l'articolo è indirizzato in particolar modo a quelle madri che devono ritornare a un lavoro retribuito dopo circa sei mesi dalla nascita del figlio. Le neo-mamme dovrebbero restare a casa con il loro neonato il più possibile e sfruttare al massimo le leggi che tutelano l'allattamento al seno. Il vostro neonato crescerà in fretta e questo momento prezioso non tornerà mai più.

Alcuni pregiudizi

Il bambino deve imparare a prendere il biberon così può essere alimentato quando la madre non c'è.

Falso. Alcuni bambini allattati esclusivamente al seno non accetteranno il biberon dopo i primi 2 o 3 mesi di vita. Anche se all'inizio avevano accettato di bere dal biberon, la maggioranza di questi bambini lo rifiutano una volta raggiunti i 4 o 5 mesi di vita. Non è il caso di farne una tragedia. Questo non è un motivo valido per introdurre il biberon sin dai primi giorni affinché il bambino ci si abitui. Se il bambino si rifiuta di prendere il biberon non lo si deve forzare perché ciò vi renderà entrambi frustrati senza alcun buon fine. Se il bambino ha 6 mesi quando la madre riprende a lavorare fuori casa non c'è alcun bisogno di dare il biberon. Gli si può dare da mangiare cibi solidi con il cucchiaino come si farebbe comunque a 6 mesi, e questo dovrebbe soddisfare i suoi fabbisogni durante l'assenza della madre. Inoltre si può iniziare a dargli da bere con una tazza verso i 5 o 6 mesi. La tazza non deve necessariamente essere del tipo con beccuccio, una normalissima tazza va bene. Si incomincia con l'acqua perché all'inizio il bambino ne sprecherà molta. Se non riuscisse a imparare in tempo per quando la madre lo dovrà lasciare non bisogna preoccuoparsi. Gli si può dare da bere con un cucchiaino oppure si può aggiungere più liquidi alla pappa (latte materno tirato in precedenza o succo di frutta). Ovviamente se si vuole che il bambino assuma una varietà di cibi solidi quando la madre dovrà tornare a lavorare, cioè verso i 6 mesi, si dovrebbe iniziare ad introdurre cibi solidi già intorno ai 5 mesi. Comunque, alcuni bambini preferiscono aspettare il ritorno della madre per nutrirsi e dissetarsi e questo va bene, basti pensare che durante la notte molti bambini dormono per dodici ore ininterrottamente senza bere ne mangiare.

Ma abituare il bambino a prendere il biberon certamente non fa male.

Non necessariamente vero. Alcuni bambini riescono a prendere sia il seno sia il biberon senza alcun problema e un biberon ogni tanto quando l'allattamento procede bene non potrà fare male. Ma se al bambino viene dato il biberon per un paio di volte al giorno in maniera molto regolare, la produzione del latte materno diminuisce a causa della mancata stimolazione, ed è anche possibile che il bambino si rifiuti di prendere il seno anche se ha più di sei mesi.

I bambini hanno bisogno di bere latte quando la mamma non è in casa.

Falso. Tre o quattro buone poppate al seno nell'arco delle 24 ore più una varietà di cibi solidi garantisce il fabbisogno nutrizionale del bambino che non ha bisogno di altro latte durante l'assenza della madre. Naturalmente per preparare la pappa si possono usare sia il latte materno tirato in precedenza sia altri tipi di latte, ma questo non è necessario.

Fino a nove mesi il bambino deve prendere il latte artificiale (formula) se non prende il latte materno.

Falso. Se il bambino prende il latte materno un paio di volte al giorno e anche una buona varietà di cibi solidi, non è necessario ne desiderabile che beva il latte adattato in formula. Spesso un bambino che non ha mai preso latte artificiale in precedenza lo rifiuta verso i cinque o sei mesi perché ha un sapore sgradevole.(Una prova su quanto poco si sa del latte materno e il fatto che nonostante abbia lo stesso apporto di zuccheri del latte artificiale ha un sapore nettamente più dolce). Se si vuole dare il latte, dopo i sei mesi va bene il latte vaccino fresco omogeneizzato, ma questo non deve essere l'unico cibo. Infatti, se il bambino prende una buona varietà di cibi solidi, viene allatto al seno 3 o 4 volte al giorno e cresce bene, il latte vaccino fresco non è necessario.

Il latte di proseguimento (ossia il latte artificiale per bambini dopo i sei mesi) sono specialmente adattati per bambini dai sei a dodici mesi.

Falso. Sono inutili e specialmente creati per incrementare i margini di profitto delle ditte produttrici di latte artificiale. Fanno parte di una strategia di marketing che cerca di aggirare le restrizioni (largamente ignorate comunque) di pubblicizzare direttamente al pubblico il latte artificiale. In Europa si trova il latte di proseguimento per bambini oltre i dodici mesi. Sembra che alcune persone comprerebbero qualunque cosa.

I bambini di 4 mesi allattati al seno hanno bisogno di più ferro di quello che può apportare il latte materno.

Falso. Per i neonati a termine ed allattati esclusivamente al seno, il latte materno apporta tutto il ferro loro necessario. D'altro canto, oltre i 6 mesi di età è consigliabile che il bimbo assuma quantità di ferro superiori a quelle fornite dal solo latte materno.

Il metodo migliore di fornire ferro ai bimbi è dando loro cereali per bambini

Falso. I cereali per bambini contengono molto ferro, ma la maggior parte di esso non è assorbito e questa parte sembra essere causa di costipazione in alcuni bambini. Inoltre, alcuni bambini allattati esclusivamente al seno fino ai 5-6 mesi di età non gradiscono i cereali. Non vi è nulla di male nei cereali per bambini, ma forzare un bambino riluttante ad assumere questo cibo, potrebbe portare a futuri disturbi alimentari. Il modo migliore per assicurarsi che il bambino stia assumendo abbastanza ferro è quello di continuare ad allattare iniziando a introdurre cibi solidi in un clima sereno e rilassato e al momento opportuno (vedi: L'introduzione di cibi solidi).Il momento migliore per iniziare a introdurre cibi solidi è quando il bambino mostra interesse per il cibo nel piatto dei genitori e magari cerca di afferarlo. Questo succede tra il 4 ½ e il 5 ½ mese di vita. Un bambino a quest'età può mangiare ciò che mangiano i genitori, con poche eccezioni. Non c'è motivo per essere ossessionati dalla sequenza corretta in cui gli si propongono i vari tipi di cibo ne per dare un solo alimento nuovo per settimana. La maniera più semplice per assicurarsi che il bambino stia assumendo abbastanza ferro è dandogli la carne; il ferro contenuto nella carne infatti si assorbe molto bene. Quando si inizia a proporre i cibi solidi, lo si faccia in modo rilassato, in un ambiente sereno e il bambino mangerà tranquillamente cibi ricchi di ferro.

Ultimo aggiornamento: gennaio 2000

Copyright by Jack Newman MD FRCPC
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Traduzione a cura di Francesca Rosini-Morettini
La pagina originale in inglese si trova qui.






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