Autrice:
Dott.ssa Katherine Dettwyler PhD
Professore
Associato per l'Antropologia e la Nutrizione
Texas
A & M University
Titolo
originale del testo: "Benefits of breastfeeding beyond six months"
(....)Comunque, allo
stesso tempo, indubbiamente le ricerche
mediche indicano che più a lungo un bambino
viene allattato, meglio è il risultato
riguardo la sua salute, anche nelle migliori
condizioni dei paesi sviluppati. Soltanto
pochi studi hanno definito l'allattamento al
seno come una variabile dipendente dalla dose
(Fredrickson, 1995) e controllato gli
effetti che ha la diversa durata
dell'allattamento sulla salute del bambino.
La maggior parte degli studi definisce
l'alimentazione del bambino o come
"allattato al seno" o come
"nutrito artificialmente" dove i bambini allattati al seno non vengono divisi in categorie a seconda della durata di allattamento.
Alcuni hanno usato
categorie divise in intervalli di sei mesi e
controllato la salute di bambini "non
allattati al seno", "allattati al
seno da 0-6 mesi", "allattati al
seno per 6-12 mesi", "allattati al
seno per 12 - 18 mesi" e "allattati
al seno per 18-24 mesi e più". In tutti
gli studi, a prescindere dalle variabili di
stato di salute di questi, più a lungo i
bambini venivano allattati, meglio era il
risultato riguardo le loro condizioni. I
bambini che erano stati allattati per 18-24
mesi e più avevano il minore rischio di
contrarre le malattie in questione. Questi
risultati valgono per le malocclusioni
Labbok e Jendershot, 1987), le malattie
dell'apparato gastro-intestinale (Howie,
Forsyth, Ogston, Clark e Florey, 1990), SIDS
o morte in culla) (Fredrickson, Sorenson,
Biddle e Kotelchuk, 1993; Mitchell, Scragg,
Steward, Becroft, Taylor, Ford, Hassal,
Harry, Allen e Roberts, 1991), l'otite media
(Duncan, Ey, Golberg, Wright, Martinez e
Taussig, 1993), il cancro infantile (Davis,
Savitz e Graubard 1988; Golding, Paterson e
Kinlen 1990) e il diabete giovanile (Cavallo,
Fava, Monetini, Barone e Pozzilli, 1996;
Dahl-Jorgensen, Joner e Hanssen, 1991; Mayer,
Hamman, Gay, Lezotte, Savitz e Klingensmith,
1988; Virtanen, Rasanen, Aro, Lindstrom,
Sippola, Lounamaa, Toivanen, Tuomilehto e
Akerblom, 1991). Nello stesso modo le
ricerche sulla relazione fra livello
cognitivo (quoziente d'intelligenza, grado
scolastico) e allattamento hanno scoperto che
i valori maggiori sono stati raggiunti da
bambini che sono stati allattati più a
lungo; oppure per porlo in modo diverso, le
ricerche hanno fatto vedere che più breve la
durata d'allattamento, maggiori sono le
possibilità di problemi cognitivi.(Rogan e
Gladen, 1993; Wiessinger, 1996)
Recenti ricerche suggeriscono anche che molti problemi di
salute in soggetti adulti possono trovare radici nella
prima infanzia o perchè non sono stati
allattati al seno oppure perchè lo sono stati soltanto per poco
tempo, suggerendo che mentre bambini potranno
sopravvivere se nutriti con il
latte artificiale, non saranno
necessariamente adulti sani. E' stato
scoperto che uno svezzamento precoce è
fattore di rischio in tutte le seguenti
malattie o condizioni:
Infiammazione
all'intestino (Acheson e Truelove, 1961),
Crohn (Koletzko, Sherman, Corey, Griffiths e
Smith, 1989), celiac disease (Greco,
Auricchio, Mayer e Grimaldi, 1988),
Schenlein-Henoch purpura
(Pisacane, Buffolano, Grillo e Gaudiosi,
1992),
cancro al seno
(Freudenheim, Marshall, Graham, Laughlin,
Vena, Bandera, Muti, Swanson e Nemoto, 1994),
multiple-sclerosi (Pisacane, Impagliazzo,
Russo, Valiani, Mandarini, Florio e Vivo,
1994),
allergie (tanti studi,
elencati in Cunningham, 1995),
malattie respiratorie
croniche (anche elencati in Cunningham,
1995),
malattie coronarie
(Fall, Barker, Osmond, Winter, Clark e Hales,
1992; Kato, Inoue, Kawasaki, Fujiwara,
Watanabe e Toshima, 1992; Kawasaki, Kosaki,
Okawa, Shigematsu e Yanagawa, 1974; Marmot,
Page, Atkings e Douglas, 1980; Osborn, 1968).
A questo punto,
in termini scientifici, non sono
disponibili ricerche che specifichino lo
stato di salute di bambini che sono stati
allattati per più di due anni, in confronto
a quelli allattati per periodi
più brevi. Tutti gli studi che hanno
esaminato la relazione fra la diversa durata
d'allattamento al seno e lo stato di salute
si fermano alla categoria dei bambini allattati per 24 mesi e più. Non
esistono studi che confrontino la differenza
dello stato di salute fra bambini allattati
per tre anni con bambini allattati per 4 anni
e quelli allattati per 5 anni e così via.
Perciò è impossibile constatare
senza equivoci che ci siano dei benifici
significativi e sostanziali allattando per
più di due anni. Allo stesso tempo è
impossibile asserire inequivocabilmente che
NON ci siano dei benefici significativi e
sostanziali se si allatta oltre due
anni. Nelle società sviluppate gli
ulteriori benefici per la salute
del bambino allattato oltre i due anni potrà
essere minimo, oppure potrà essere
significativo e potrà non apparire fino alla
media età o più tardi - al momento mancano
semplicemente i dati. Perciò, il personale
sanitario non può assicurare le madri che
continuano ad allattare al seno bambini oltre i due
anni che questo comporti notevoli
miglioramenti in termini di salute oppure in longevità dei loro
bambini.
Quello che è più
significativo e molto chiaro, è che il
personale sanitario non ha nessuna base per
asserire che i benefici dell'allattamento
riguardo la salute del bambini cesseranno
oppure diverranno irrilevanti. Tutte le
ricerche indicano uno stato di salute
migliore se più a lungo i bambini vengono
allattati al seno, fino agli attuali limiti
degli studi sui 24 mesi. Se madre e bambino
vogliono continuare la relazione di
allattamento al seno non ci sono motivi per
consigliarle di non farlo. In modo
particolare, non c'è ragione per mettere in
questione le motivazioni della madre che
voglia dare al suo bambino la migliore salute
possibile per tutta la vita, nè di accusarla
di avere diversi motivi per continuare ad
allattare al seno oltre i due anni.
Indubbiamente, in
termini di stato di salute, il primo anno di
allattamento al seno è più importante del
quarto anno. Il primo mese più importante
del ventiquattresimo. La prima settimana
più importante della cinquantaduesima
settimana. Da una ricerca è stato dimostrato che il risultato di un "qualsiasi allattamento al seno" un significativo miglioramento di salute del bambino in confronto a quello di bambini nutriti artificialmente. Ciò non significa che i
benifici sulla salute debbano cessare nè che il rapporto tra sacrificio e beneficio diventi così elevato tanto da rendere privo di senso un continuo allattamento.
Future ricerche potranno
confermare che allattare al seno per tutta la
durata che viene considerata normale per la
nostra specie, in termini evoluzionistici e
psicologici, favorirà nei bambini un
ottimo stato di salute fisico, con un
migliore sviluppo cognitivo e stabilità
emotiva - rispetto allo sviluppo di bambini che vengano
svezzati prematuramente.
Citazione da
"Evolutionary Medicine and
Breastfeeding" un manoscritto della
dott.essa Katherine Dettwyler 1999
Copyright by Katherine
A. Dettwyler, Texas A&M University; può
essere stampato per uso personale oppure per
scopi educativi senza ulteriore permesso; Per
l'utilizzo in altre pubblicazioni si contatti
l'autrice via e-mail: kadettwyler@HOTMAIL.COM
Traduzione a cura di Ulrike
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