Come allattare
durante un'emergenza


 

Seconda versione della bozza - 15 dicembre 1995

Una guida per le mamme

a cura di:

Dott.ssa Elisabeth Helsing, Consigliere Regionale per la Nutrizione

Dott.ssa Alieen Robertson, Consulente, Unità per la Nutrizione

Sig.ra Tine Dige Vinther, Consulente, Unità per la Nutrizione

Madre che allatta

Unità per la nutrizione
OMS Ufficio Regionale per l'Europa
Scherfigsvej 8
DK 2100 Copenhagen
Telefono: (45) 39 17 13 62
Telefax: (45) 17 18 18



Indice


Nota importante per il lettore:

Questo documento è ancora una bozza. Una versione precedente era già disponibile sul "World Wide Web". Sono graditi eventuali commenti che possono essere inviati alla

Dott.ssa Aileen Robertson
Consigliere Regionale per la Nutrizione
WHO Ufficio Regionale per l'Europa
Copenhagen
Danimarca
Fax: (45) 39 17 18 18/45 39 17 18 54
E-mail: aro@who.dk


Chi sono gli autori:

Dott.ssa Elisabet Helsing : ha lavorato, durante gli ultimi 30 anni, come consulente d'allattamento sia per le mamme sia per i governi. Ha scritto diversi libri e articoli sull'allattamento materno.

Dott.ssa Aileen Robertson : ha avuto esperienza diretta, nella recente operazione dell'O.N.U. in Bosnia e Herzogovina, dal 1993-1995, come responsabile del programma di nutrizione dell'OMS in queste zone.

Time Dige Vinther ha lavorato come consulente d'allattamento materno per gli ultimi dieci anni in Danimarca. Ha scritto in danese moltissimo sull'oggetto e di recente anche per la WHO per un uditorio internazionale.


Introduzione

  • Questo manuale è stato scritto per te che vuoi il meglio per il tuo bambino durante una situazione di emergenza.


  • La migliore cosa che puoi fare è dare al tuo bambino soltanto il tuo latte fino ai sei mesi di vita.


  • Dopo i sei mesi di vita puoi dare al tuo bambino qualche verdura bollita, frutta o farinata di avena però il tuo latte dovrebbe essere ancora il nutrimento più importante fino al secondo anno di vita avanzato.


  • Se hai smesso di dare il tuo latte al bambino oppure non hai mai provato ad allattare:


  • Ricordati che non è mai troppo tardi per iniziare ad allattare al
  • seno!

  • Questa guida ti aiuterà a nutrire il tuo bambino in modo sicuro e appropriato e di farti tornare il latte se hai smesso di allattare.
La preparazione dello scenario

Immaginiamoci una situazione di emergenza che potrà forse somigliare leggermente alla situazione che tu stai vivendo:

  • Una guerra civile è scoppiata nella provincia di Lactograd, Ruritania. Lactograd ha una popolazione di 2 milioni di cittadini.
  • Quotidiani internazionali riportano un'estrema agitazione fra i civili, disoccupazione di massa, fame, epidemie di epatite e colera. Tanti morti per diarrea e malnutrizione vengono riportati dalla stampa.
  • Per tradizione l'economia di Lactograd era sostenuta dallo sfruttamento delle mine, dall'industria dell'acciaio e l'industria pesante. Queste industrie sono ora in uno stato di rovina. Il tasso di disoccupazione è molto alto e poche persone hanno abbastanza soldi per sopravvivere.
  • Prima della guerra Lactograd era autosufficiente solo al 50% nell'approvvigionamento di grano e frumento.
  • Siccome Lactograd non riceve più prodotti alimentari dalle province vicine, la mancanza di cibo diventa sempre più il problema primario.
  • L'acqua potabile non è più sicura. Non c'è elettricità ed il legno è scarso perché durante la crisi di carburante gli alberi sono stati tagliati gradualmente. La provincia è completamente tagliata fuori dalla costa, dalle autostrade più importanti e dalle province vicine. Tutte le comunicazioni, eccetto le radio amatoriali sono state distrutte e non possono essere riparate.
  • Prima dell'emergenza tutti beneficiavano del sistema sanitario nazionale, ma ora non è più sicuro andarci. Il sistema sanitario nazionale non è neanche in grado di procurarsi i medicinali. I medici ed i paramedici sono disperati. In modo particolare da quando non si trova più il latte in polvere sentono di non poter fare niente per le mamme di neonati che vengono in clinica affermando che non hanno latte o che hanno paura che il loro bambino non prende abbastanza latte da loro.
  • Per fortuna a Lactograd lavora ancora un vecchio, saggio medico di famiglia. Ha molta esperienza nell'aiutare le madri a partorire e mantenere i neonati vivi e sani. Le madri vanno ora da lui in uno stato di disperazione e gli chiedono se ha del latte artificiale da dare loro.
  • Lui le sorprende dicendo che in realtà nessuna madre ha bisogno di latte artificiale e che hanno ora una meravigliosa opportunità di imparare ad allattare come i loro progenitori hanno sempre fatto.
  • Assicura loro che il latte materno è il modo perfetto per salvaguardare la salute dei loro neonati durante un'emergenza ma dice che:
Le madri hanno bisogno di aiuto per cominciare, mantenere oppure ristabilire la lattazione!

Le mamme non si sono subito convinte che il latte materno sia la cosa migliore e che tutte loro siano in grado di allattare. Perciò cominciano a domandare al vecchio medico di dare loro maggiori informazioni.
Dialogo fra il medico e le madri

Una madre dice:

L'allattamento con il biberon è stato usato per molto tempo nei paesi ricchi e sembra essere così "scientifico". Sicuramente dev'essere il metodo migliore per nutrire i bambini!

Il vecchio medico le assicura che:

Il latte artificiale è soltanto una pallida imitazione del latte materno, fatto con il latte di mucca. Infatti, era molto poco sicuro per i neonati fino agli anni 20. A quell'epoca i medici sapevano poco delle meravigliose proprietà del latte umano perché nessuno lo aveva esaminato e studiato. Molto presto le società commerciali capirono che il latte artificiale era un prodotto che poteva far loro guadagnare moltissimi soldi, perché i genitori sono sempre disposti a spendere soldi per quello che loro pensano essere la cosa migliore per i loro bambini. Era inevitabile per i produttori di latte artificiale cominciare a vendere questi prodotti nuovi molto attivamente. Sfortunatamente sono stati aiutati da quei medici che credevano che l'allattamento artificiale fosse superiore all'allattamento materno. I medici trovavano anche più semplice consigliare le madri sull'allattamento artificiale che sull'allattamento al seno - che non gli era mai stato insegnato durante la loro formazione professionale.

La madre non è ancora convinta:

L'infermiera mi ha detto che proprio lo scorso mese è stata così fortunata da avere un poco di latte artificiale donato dall'organizzazione "SALVA I NEONATI DELLA RURITANIA"…pensavo che questo fosse stato proprio un gesto molto buono da parte di quest'organizzazione?

Il vecchio medico spiega:

Sfortunatamente, anche se le organizzazioni lo fanno in buona fede, il motivo dei produttori di latte artificiale non è un motivo caritatevole. Il loro aiuto mira all'apertura di nuovi mercati e all'incremento della loro fetta di mercato molto competitivo degli alimenti per l'infanzia. Uno dei mezzi per raggiungere questo scopo è fornire i loro prodotti in soccorso ai paesi in emergenza. Facendo arrivare i loro prodotti sul mercato con l'aiuto di organizzazioni umanitarie queste compagnie acquistano credibilità e pubblicità gratis. Fanno conoscere il loro marchio in preparazione a future opportunità di vendita, specialmente in paesi ex socialisti. Molto spesso i prodotti non vengono donati dalle compagnie ma comprati dai donatori o addirittura dai contribuenti.

La madre ha un'altra domanda

L'infermiera ha detto che solo poche donne di Lactograd hanno latte - anche prima che cominciasse la guerra

Il vecchio medico riflette un poco

Sareste d'accordo con me se vi dicessi che la maggior parte di voi comincia ad allattare con il biberon non perché non potete allattare ma perché dubitate sulla vostra abilità di produrre abbastanza latte per i vostri neonati? Questi dubbi vengono rafforzati dagli amici e dai familiari quando ti chiedono se veramente puoi allattare. Purtroppo noi del servizio sanitario nazionale siamo spesso i primi a minare la vostra fiducia, separandovi dai vostri bambini appena nati e dicendovi di guardare l'orologio invece del bambino per sapere quando ha fame. Infatti, noi medici abbiamo il difetto di non insegnarci abbastanza a vicenda su questo importante tema nelle nostre scuole di medicina ed infermieristica.

Quando io sono stato un giovane medico normalmente i bambini nascevano a casa. Il neonato stava con la mamma dopo il parto e di solito c'era la nonna ad insegnare alla figlia come si allattava - così come lei aveva imparato da sua madre. Le donne moderne non hanno questo sostegno dai membri femminili della famiglia. Voi madri ricevete invece dei consigli in buona fede da parte di personale sanitario ben intenzionato ma purtroppo mal informato. Il loro consiglio potrà spesso non essere corretto e forse essi non sono in grado di spiegarvi tante cose che dovreste sapere per allattare con successo. Sfortunatamente allattare non è una cosa che le madri sanno istintivamente. E' un'arte che va imparata.

Anche un'altra madre vuole fare un commento:

Il mio medico mi ha detto che sono stanca e nervosa e che il mio latte non è mai stato sufficiente per il mio bambino. L'allattamento artificiale non dovrebbe essere una soluzione migliore per entrambi?

Il vecchio medico risponde:

Temo che questa dichiarazione non sia necessariamente esatta. Ma come ho già detto i medici spesso non sono stati formati sulla gestione dell'allattamento al seno. Prima, quando i bambini nascevano a casa non c'era bisogno per noi di capire la psicologia dell'allattamento. Le madri lo hanno sempre insegnato con successo l'una all'altra senza il nostro aiuto. Quello che so, l'ho imparato da queste madri che hanno partorito in casa e dalle loro consulenti femminili. Oggi i vecchi medici come me, che conoscono la materia in questione potrebbero sicuramente contribuire ad insegnarlo agli altri. Alcuni dei miei colleghi sono francamente un poco insicuri su cosa dire alle mamme che pensano di avere poco latte oppure che hanno i capezzoli doloranti. Perciò per non dire una cosa sbagliata preferiscono raccomandare l'allattamento artificiale. Molti di loro hanno ricevuto visite da rappresentanti dei produttori di latte artificiale che gli hanno detto quanto sicuri e buoni sono i loro prodotti.

Una madre ha un altro problema:

Ho perso peso e non sto mangiando bene. Sono sicura di non avere abbastanza latte per il mio bambino.

Il vecchio medico la tranquillizza:

Può sembrare strano ma non hai motivo di preoccuparti. La tua perdita di peso ha pochi effetti sulla tua capacità di allattare. Di recente sono state fatte molte ricerche che hanno dimostrato che l'abilità delle donne di produrre abbastanza latte per i loro neonati è straordinariamente robusta. Esperienze in situazioni di estrema carestia hanno dimostrato che dovresti essere molto gravemente denutrita prima che questo abbia qualche effetto sulla quantità di latte che produci. Nel tuo caso la perdita di peso non si avvicina neanche lontanamente ad una situazione che potrebbe avere un effetto sulla tua capacità di produrre latte. Nel corso dei secoli la razza umana è sopravvissuta a molte guerre ed emergenze senza latte artificiale!

Questo problema preoccupa tante madri:

Ma non ci possiamo più permettere di comprare della carne fresca. La nostra dieta consiste soprattutto nelle razioni che riceviamo dagli aiuti umanitari. Mangiando cibo di così cattiva qualità non produciamo sicuramente latte di cattiva qualità?

Il vecchio medico le tranquillizza:

La carne non è una parte essenziale di una dieta sana. Infatti, i vegetariani sono spesso più sani di quelli che mangiano molta carne. Sono d'accordo che il cibo che riceviamo dagli aiuti umanitari non ha un sapore molto buono e diventa monotono con il tempo. Questi alimenti contengono però comunque i nutrienti di cui avete bisogno e normalmente le donne incinte e che allattano hanno la priorità per quanto riguarda la distribuzione di cibo supplementare. La ricerca di cui Vi ho parlato che viene per esempio dal Gambia, dal Bangladesh e dal Sudan dimostra che bambini allattati al seno crescevano in modo normale anche quando le loro madri erano cronicamente denutrite.

Una madre si domanda ancora:

Il mio medico mi ha detto che sono anemica, questo non significa che anche il mio bambino sarà anemico?

Il vecchio medico la tranquillizza:

Durante i nove mesi prima di nascere, il bambino è in grado di "immagazzinare" i nutrimenti dal tuo corpo e queste riserve gli bastano per qualche tempo dopo la nascita. Dovresti provare a procurare abbastanza cibo per te stessa in modo da ristabilire queste perdite. Per questo non hai bisogno di cibo speciale. Le semplici carote e cipolle, fagioli, piselli, patate e da non dimenticare il pane sono buone fonti di vitamine, minerali e proteine. Il tuo corpo estrae questi nutrienti in modo efficiente dal tuo sangue e li fa arrivare al tuo latte.

Una madre ha una domanda diversa:

E' vero che lo stress psicologico può asciugare il mio latte? L'ho sentito dire così spesso e io stessa sono molto stressata in questo terribile periodo.

Il vecchio medico la tranquillizza:

Qualche madre sente sicuramente che lo stress acuto può avere un'influenza negativa sull'allattamento. Ma questo effetto è soltanto temporaneo: se questo ti dovesse succedere, non smettere di allattare, ma metti il tuo bambino al seno anche se sembra che non ci sia latte. Il latte c'è ma è solamente temporaneamente inibito. Continua ad offrire il seno e il latte ritornerà. Effettivamente, attaccare il bambino al seno è un rimedio contro lo stress perché l'allattamento da conforto sia a te sia al tuo bambino.

Qualche volta sono stato confrontato con la convinzione sbagliata che madri che allattavano prima della situazione d'emergenza ora improvvisamente avevano bisogno di sostituti del latte materno. E' essenziale che continui ad allattare e che rifiuti tutte le offerte di surrogati di latte materno, non importa di quanto caritatevoli siano le intenzioni di chi te lo offre. Se dovessi comunque ricevere del latte artificiale bevilo tu oppure usalo mescolandolo al cibo per tutta la famiglia dove non può fare danni.

Una madre si domanda ancora:

Allora durante una situazione di emergenza potrà essere ancora più dannoso allattare il mio bambino artificialmente?

Il vecchio medico lo conferma:

Infatti, ci sono numerosi problemi collegati all'allattamento artificiale in un momento come ora. Non sai mai quando tu e il tuo bambino dovete vivere in ogni tipo di rifugio temporaneo dove non arrivano né acqua né corrente elettrica perché i condotti sono danneggiati. Non c'è nessuna garanzia di sicurezza, di avere acqua pulita, o addirittura l'occorrente  per la sterilizzazione che è necessaria nell'allattamento con il biberon. Tu sai che è spesso difficile trovare abbastanza latte in polvere per i vostri bambini. Quando il mercato alimentare tracolla non ci si può fidare dell'arrivo regolare del latte artificiale.

Alcune di voi non si possono permettere di pagare l'alto prezzo del latte in polvere sul mercato a causa del basso stipendio ed altri non hanno proprio nessun soldo.

Il vantaggio del latte materno è che garantisce di fornire un alimento sterile di altissima qualità che non costa niente. Il tuo latte aiuta a prevenire la diarrea e tante altre malattie come infezioni respiratorie. Bambini allattati con il biberon invece sono esposti ad un maggiore rischio di contrarre infezioni e non hanno la protezione che viene dato dai numerosi fattori anti-infettivi che il latte materno da.

Tante delle donne cominciano ora a convincersi:

Questo sembra significare che il latte materno è superiore al latte in polvere?

Il vecchio medico le assicura:

Si, esatto! Il tuo latte è "vivo" mentre il latte in polvere è "morto". Il tuo latte contiene molti ingredienti attivi che o uccidono i germi e i batteri ai quali voi e i vostri bambini siete continuamente esposti, o impediscono a questi di entrare nell'organismo del vostro bambino. Inoltre il vostro latte contiene tutti i nutrienti di cui il tuo bambino ha bisogno, incluso le proteine, nelle proporzioni esatte. Infatti, la composizione del tuo latte cambia durante la poppata. All'inizio della poppata il latte ha un aspetto magro e di colore bluastro ma fornisce al tuo bambino proteine, vitamine, minerali e l'acqua necessari. Questo significa che il tuo bambino non ha bisogno di ulteriore acqua dal biberon. Durante l'ultima parte della poppata il latte ha un aspetto più cremoso e questo da al tuo bambino il grasso e perciò ulteriore energia.

Ora le madri sono abbastanza convinte:

Noi crediamo in quello che ha detto e vorremmo allattare al seno, ma ancora non sappiamo come fare per avere abbastanza latte.

Il vecchio medico tira fuori dalla tasca un libretto che somiglia in modo sospetto a questo e dice:

Perché non vi leggete questo piccolo libretto che descrive alcuni dei principi dell'allattamento e da spiegazioni di come fare? Se, dopo averlo letto avete ancora domande dovreste farle a un medico o paramedico che è conosciuto come persona che potrà essere utile oppure un'altra mamma che ha allattato al seno con successo. L'allattamento è soprattutto una questione di fiducia, perciò quello che ti serve di più e trovare un consigliere che ti incoraggia e che sa di che cosa sta parlando. Devi essere decisa a non sentire quelli che ti dicono che "sicuramente perderai il tuo latte" per una ragione o un'altra. Ricordati: tutte le donne che hanno data alla luce un bambino producono latte. Mantenere la produzione del latte richiede fiducia e sapere. Questo libretto ti da le informazioni di cui hai bisogno, ma per quanto riguarda la fiducia, devi trovare tu il modo di costruirla dentro te stessa. Con il tempo il tuo stesso successo sarà il tuo migliore aiuto nel far crescere la tua fiducia.


Come allattare

L'esperienza ha insegnato che le donne sono in grado di continuare ad allattare anche sotto severo e duraturo stress fisiologico e psicologico. Spesso i problemi con l'allattamento sono dovuti ai seguenti tre fattori:

  • Limitazione della durata e della frequenza dell'allattamento
  • Posizione scorretta del bambino
  • Poca confidenza con l'allattamento da parte della madre
Tutte queste cause sono facili da correggere, se sai come. Per sapere come, ti servono le spiegazioni che vengono presentate in questo libro, e il sapere che ancora più informazioni sono disponibili, per esempio all'Organizzazione Mondiale della Sanità e all'UNICEF. Se sai come, puoi risolvere eventuali problemi o addirittura prevenirli del tutto.

Il seno

Le mammelle sono una ghiandola composta da 15-25 segmenti separati ramificati (vedi figura sotto). Queste sono circondate da tessuto di supporto e da grasso. Cellule che producono il latte si trovano lungo i piccoli alveoli, simili a palloncini, che sono piccoli depositi di latte a grappolo e si trovano all'estremità di ogni ramo. I dotti lattiferi vanno dagli alveoli ai dotti più grandi che si allargano in depositi lattiferi, chiamati 'seni lattiferi', proprio dietro il tuo capezzolo.
Un grafico del seno Un grappolo di alveoli ingrandito
Fig. 1 Il seno. Un grappolo di alveoli è ingrandito.

La produzione del latte

Quando il tuo bambino succhia alle mammelle stimola il rilascio di ormoni dal tuo cervello e questi regolano la produzione del latte. Più il bambino stimola il seno, e perciò più ormoni vengono rilasciati dall'atto di succhiare, più latte viene prodotto. Inoltre, più latte viene rimosso dalle mammelle, più latte viene prodotto. Se invece la suzione del bambino viene ridotta, viene prodotto meno latte.

Questo significa che se provi a restringere o regolarizzare l'allattamento a un certo numero di pasti o se limiti il tempo che il bambino sta al seno, il messaggio che dai al tuo corpo è di produrre meno latte e il tuo bambino potrà non ricevere tutto il latte che gli servirebbe. Se invece l'appetito del bambino e il suo fabbisogno possono determinare quante volte e per quanto tempo prende il latte, la produzione del latte viene adeguata alle esigenze del bambino.

Le tue mammelle non sono mai completamente vuote di latte. Normalmente il tuo bambino ne lascia un poco nel seno. La produzione è molto intensa mentre il bambino sta succhiando e continua dopo che ha finito di mangiare. Quando il tuo seno è molto pieno e gli alveoli sono allargati come piccoli palloncini pieni, la produzione di latte rallenta.

La composizione del tuo latte varia durante il pasto. All'inizio c'è l'acquoso primo latte e alla fine c'è il secondo latte, ricco di grassi. La composizione e la quantità di latte cambia anche durante la giornata e nel corso dei mesi.

Come rispondere ai bisogni del tuo bambino

  • Il tuo bambino è una persona molto speciale, non ce ne sono due uguali. I bisogni di mangiare dei bambini variano notevolmente. Così come la composizione del latte cambia nel corso del giorno e nel tempo, anche i bisogni del bambino cambiano. Fortunatamente la maggior parte dei neonati è in grado di regolare la quantità e la qualità di latte in modo molto preciso secondo le loro reali esigenze.
  • Dai al tuo bambino il seno quando fa vedere segni di fame o di malessere, giorno o notte che sia, a cominciare dal primo giorno. In alcuni giorni il tuo bambino potrà mangiare 10-12 volte o più. In altri invece potrà avere bisogno di mangiare solo 6-8 volte.
  • Non aspettare che il bambino cominci a piangere prima di offrirgli il seno.
  • Considera che se dai al tuo bambino un succhiotto con un capezzolo di gomma o se lo fasci molto stretto, potrà risultare difficile vedere i messaggi che un bambino lancia di solito quando è affamato. I neonati affamati girano la testa, agitano le braccia e toccano la loro bocca con le mani mentre producono molta saliva e fanno 'movimenti di suzione' con la bocca e la lingua, come se si immaginassero un bel pasto. Hanno veramente molti modi di comunicare che hanno fame - piangere è soltanto l'ultima, disperata risorsa!
  • Ricordati che il latte materno viene digerito più facilmente e velocemente del latte artificiale, perciò il bambino avrà probabilmente bisogno di mangiare più spesso al seno di quanto avrebbe fatto se prendesse il biberon.
  • Accetta che la maggior parte dei bambini ha bisogno di mangiare anche di notte. Per facilitare questo, tieni il bambino durante la notte vicino al tuo letto in modo che potrai allattarlo nel tuo letto, mentre ti riposi. Questo non è pericoloso, istintivamente starai attenta al tuo bambino in questa situazione. Allattare rilassa, così ti riposi mentre allatti, anche se non ti dovessi addormentare velocemente.
  • Lascia succhiare il tuo bambino finché non è soddisfatto. Non guardare l'orologio quando allatti. In alcuni giorni il tuo bambino mangerà velocemente e in altri più lentamente. Il tuo bambino potrà mangiare velocemente e poi fare una pausa, oppure potrà mangiare in modo più uniforme. Imparerai ad ascoltare il suono che il bambino fa quando ingoia, specialmente se prende ancora latte dal tuo seno. Se il tuo bambino è ben attaccato non danneggerà i tuoi capezzoli anche se mangia spesso e per lunghi periodi.
  • Se il tuo bambino lascia la mammella spontaneamente, fai una pausa. Prova poi ad offrire la stessa mammella un'altra volta per essere sicura che prende quanto gli serve del secondo latte ricco di grasso.
  • Offri ad ogni poppata prima la mammella alterna. Se il tuo bambino ha una mammella 'preferita' non è un problema. Infatti una mammella sola può produrre abbastanza latte per nutrire il tuo bambino. Ricorda che donne hanno allattato con successo due e addirittura tre gemelli.
  • Prova a dare al tuo bambino soltanto latte materno e niente altro nei primi sei mesi. Il latte copre tutto il fabbisogno del tuo bambino sia per il mangiare sia per il bere. Anche se fa molto caldo oppure il bambino ha la febbre non c'è bisogno di acqua extra se il bambino può avere libero accesso al seno tutte le volte che lo chiede.
  • Ricorda che la normale crescita dei bambini include anche qualche deviazione dalla crescita media sia per eccesso sia per difetto! Nei primi mesi la normale crescita ponderale varia normalmente fra 500-800 grammi al mese. Se l'aumento mensile è sotto questo peso non c'è motivo di andare in panico oppure di ricorrere al latte artificiale. Vedi se riesci a indurre il bambino a mangiare più spesso. Fai controllare da una donna esperta se il tuo bambino è attaccato bene al seno e se mangia in modo 'efficiente'. (vedi più tardi).
  • Sappi che i neonati crescono a scatti. In qualsiasi momento il tuo bambino potrà cominciare a voler mangiare più spesso per qualche giorno e il tuo latte aumenterà. I lattanti sono molto bravi a regolare domanda e offerta se possono mangiare secondo il loro ritmo personale.
L'emissione del latte

Quando il bambino succhia alla mammella, questa rilascia degli ormoni che fanno scendere il latte verso i depositi dietro i capezzoli. Questo si chiamo 'il riflesso di discesa' . La sola vista del tuo bambino o il pensiero a lui può far scattare questo riflesso e far affluire il latte. Per contro, questo riflesso può essere temporaneamente ritardato o inibito per preoccupazioni, dolore, imbarazzo oppure altri sentimenti spiacevoli.

In questi casi il flusso del latte potrà essere interrotto temporaneamente, da pochi minuti a diverse ore. Ricordati che questo è sempre temporaneo e può quindi essere ristabilito. E' fisicamente impossibile 'perdere' il tuo latte o la tua abilità di allattare al seno.

Come migliorare l'emissione del latte

  • Tieni il neonato vicino al tuo seno e permettigli di succhiare spesso, anche se pensi che "non c'è" latte.
  • Assicurati che il bambino sia ben posizionato al tuo seno (vedi dettagli sotto)
  • Ricordati che la tua abilità di allattare è un potente mezzo di sopravvivenza e che il processo di lattazione è una funzione fisiologica molto semplice e robusta, anche nella specie umana.
  • Mettiti comoda prima di sederti o sdraiarti per allattare.
  • Assicurati che stai veramente allattando secondo le spiegazioni di questo dossier.
  • Sei hai problemi con il riflesso di discesa prova, se possibile, in quale situazione il flusso del tuo latte viene stimolato e in quale viene inibito.
  • Ricordati che allattare è una buona terapia anti-stress per te e per il tuo bambino.
Bambino che si sta avvicinando al seno con la bocca ben aperta Bambino attaccato in modo corretto al seno, con le labbra rivolte verso l'esterno

Fig. 2 Come il neonato si attacca alla mammella

Come il neonato prende il latte

In realtà il latte non viene 'succhiato' dal seno, ma viene spremuto dai depositi del latte (seni lattiferi) dietro i capezzoli. La pressione della lingua e del labbro inferiore del bambino, insieme alla pressione interna creata dal riflesso di discesa del latte fa spruzzare il latte. Un buon movimento di spremitura della bocca del bambino è possibile soltanto quando il neonato è abbastanza vicino alla mammella ed è ben posizionato.

Se invece tieni il bambino lontano dal tuo corpo può raggiungere soltanto il capezzolo e tenendo soltanto il tuo capezzolo in bocca deve succhiare con forza. Questo può poi danneggiare la pelle del tuo capezzolo. Questo è all'origine della maggior parte dei casi di 'capezzoli doloranti'. Qualche volta in questo modo il bambino non prende tutto il latte che gli serve.

Come posizionare il bambino: passo dopo passo

  • Mettiti comoda, in modo da poterti rilassare. Siediti o sdraiati in una posizione che renda facile tenere il bambino vicino al tuo seno per un considerevole lasso di tempo. Ci sono tante posizioni: sdraiata, seduta, seduta con le gambe incrociate… Nessuna di queste può essere valutata come giusta o sbagliata affinché tu non ti rilassi e il neonato non possa pendere la mammella nel modo appropriato.
  • Tieni il bambino in modo che non dovrà girare la testa per raggiungere il seno. Chi vorrebbe mangiare con la testa girata? Questo significa che la pancia del bambino è girato verso il tuo petto oppure pancia contro pancia. Assicurati che anche il bambino stia comodo.
  • Tieni il bambino così vicino a te che non debba aggrapparsi alla tua mammella mentre mangia. Se il tuo bambino deve utilizzare la sua considerevole forza di suzione per tenere la mammella nella bocca è molto probabile che ti danneggi il capezzolo.
  • Reggi la schiena del bambino, non tenergli la testa. Se il tuo bambino è costretto a prendere il tuo seno mentre gli si tiene la testa tenuta bloccata in una salda presa potrà istintivamente cercare di liberarla dimenandosi alla tua mammella.
  • Quando cominci ad allattare il naso del tuo bambino dovrebbe essere allo stesso livello del tuo capezzolo. Questo significa che il neonato, per raggiungere la mammella dovrà spostare la testa un po’ all'indietro. Puoi posizionare il bambino con il suo fondo schiena.
  • Non usare le tue dita per tenere il suo naso libero. Facendo così puoi distorcere la forma del seno e il bambino può essere non in grado di stare al seno con una buona presa. Se posizionato bene il bambino respira dai lati delle narici.
  • Non tenere o muovere la tua mammella come se fosse un biberon. Questo renderebbe difficile al neonato aggrapparsi bene alla tua mammella. Il bambino dovrebbe avere la bocca piena di mammella per arrivare ai punti dove il latte è depositato. Se è necessario reggere la tua mammella, fallo da sotto, preferibilmente con una mano piatta contro le costole. Le dita dovrebbero comunque essere lontane (diciamo 10 cm) dal capezzolo dietro l'areola.
  • Se il bambino è assonnato oppure agitato puoi farlo concentrare al mangiare accarezzando delicatamente la sua guancia oppure la bocca, o toccarli con il capezzolo. Se spremi qualche goccio di latte e lo lasci sul capezzolo potrai svegliare il suo appetito. Se fai così, il neonato normalmente aprirà la bocca, facendo spesso movimenti con la lingua come se spremesse il seno.
  • Quando vedi che la bocca del bambino è ben aperta, la lingua in basso, ben dentro alla bocca, il trucco è di tirare il neonato il più velocemente verso di te, dandogli la possibilità di attaccarsi al seno. Potranno essere necessari diversi tentativi, non sempre hai successo la prima volta!
  • Se il neonato è arrabbiato, affamato o stava piangendo quando è stato messo al seno, la lingua può essere stata messa sopra il capezzolo e questo rende impossibile per il bambino fare i movimenti giusti per succhiare il latte. Cerca di calmare il tuo bambino prima di riprovare. Alcuni neonati protestano ogni volta che si prova ad allattarli. In questi casi dovrai far prendere al bambino il seno quasi senza farglielo accorgere, in qualsiasi momento in cui si offre una buona opportunità. Se il neonato preferisce una sola mammella, lasciaglielo! Potrai diventare un po’ sbilanciata ma non è dannoso per il bambino.
  • Ricordati, è il bambino che viene verso la mammella, non la mammella verso il bambino.
Checklist per posizionare il bambino
  • La sua bocca dovrebbe essere ben aperta e le labbra girate verso l'esterno.
  • Quando il bambino è attaccato bene, le sue labbra e la bocca riescono a comprimere senza sforzo un poco dell'area intorno al capezzolo (areola).
  • La lingua dovrebbe trovarsi abbassata in modo che formi insieme alla parte bassa della bocca un movimento di spremitura simile a un'onda che spreme il latte premendo i depositi del latte contro il palato.
  • La lingua potrà essere visibile fra le labbra del bambino e il tuo seno.
  • Il tuo bambino succhia lentamente e profondamente e il movimento potrà addirittura estendersi fino alle orecchie! Spesso si può vedere o sentire quando ingoia il latte.
  • Visto che viene tenuto così vicino, il mento e il naso del bambino potranno toccare il tuo seno. Non devi avere paura che non riesca a respirare; il naso del neonato è progettato in modo da assicurare che può respirare in questa posizione. In qualche raro caso un bambino può avere delle difficoltà e si dimena al seno. Questo dimenarsi succede più spesso quando il bambino non può muovere la testa liberamente, per esempio quando questa viene bloccata dalla mano di un adulto.
  • Quando il bambino è ben posizionato e il tuo latte scorre, l'allattamento non fa male.
Un esempio di come si possono posizionare gemelli al seno

Come posizionare il bambino in posizione sdraiata

Alcune buone posizioni per allattare

Come iniziare l'allattamento

L'ideale sarebbe se il bambino facesse la sua prima poppata appena è pronto dopo il parto. Se tu e il tuo bambino starete in contatto pelle a pelle, subito dopo il parto finche il bambino non trova da se il seno, si attacca e mangia per la prima volta, è per voi due il migliore inizio.

Se questo non è stato possibile, non ti preoccupare. Il processo di trovare il seno in pace e silenzio e attaccarsi da solo potrà essere ricuperato più tardi, addirittura diverse settimane dopo il parto, se il neonato viene messo nudo (o con un pannolino) sulla pelle calda e gli si permette di seguire i suoi istinti. Non ti aspettare una reazione immediata, potrà richiedere qualche ora per il bambino di ricordarsi che cosa deve fare.

Cerca sempre di fare in modo che potete stare insieme 24 ore su 24, all'inizio. In questo modo hai buone possibilità di capire i messaggi che il tuo bambino ti lancia. Questo abbasserà anche il rischio di infezioni che potrebbero essere un problema più grande se ti trovi in una situazione di emergenza.

Una volta si pensava che neonati fasciati fossero protetti da infezioni esterne. Non esistono prove scientifiche che lo provano. Essere fasciati stretti rende impossibile al tuo bambino muoversi e comunicare con te ed è difficile posizionare questo piccolo e rigido fagotto in modo confortevole al seno. E' preferibile avvolgere il bambino in modo più sciolto in una tuta di cotone oppure in uno scialle caldo, oppure di fasciare soltanto la parte più bassa del corpo lasciando le braccia e la testa liberi di muoversi.

>Non esitare a tenere il tuo neonato con te nel letto se pensi che questo sia più comodo. Non c'è il rischio di soffocare il tuo bambino.

Non c'è bisogno di lavare i tuoi capezzoli oppure il seno prima di allattare il bambino. Il latte umano è un disinfettante molto efficiente. Saponi, disinfettanti oppure l'alcol tolgono l'olio naturale della pelle e aumentano il rischio di sviluppare dei capezzoli dolenti.

Il riallattamento e l'allattamento indotto

In una situazione d'emergenza potrà succedere che non si trova il latte in polvere. Sarà utile pensare che la tua regione e piena di donne che siano potenziali produttori di latte di donna. Sembra incredibile ma ciascuna donna che ha partorito può allattare nuovamente e tutte le donne con normale ghiandole mammarie possono indurre la produzione di latte dal loro seno, anche se non sono mai state incinte.

E' un po’ più facile riallattare se hai già avuto dei bambini che indurre la lattazione se non sei mai stata incinta. Questo ha cause sia fisiologiche che psicologiche. Se sei stata incinta di recente dovresti avere più ghiandole che producono il latte e puoi produrre più latte di una donna che non è mai passata dal processo di gravidanza con il conseguente aumento delle ghiandole lattifere. Comunque già il processo dell'allattamento produce automaticamente un aumento del numero di ghiandole.

Come funziona il riallattamento

Quando il tuo bambino comincia a succhiare al tuo seno vuoto, non importa se sei la madre del bambino oppure no, questo induce il tuo seno a produrre gli ormoni che sono responsabili della produzione del latte. E' possibile avere esattamente lo stesso effetto spremendo il latte dal seno a mano (vedi sotto). Anche se tu oppure il padre del bambino maneggiate delicatamente il capezzolo e lo rotolate fra due dita, finché si erige, per qualche minuto tante volte al giorno il seno comincia a produrre il latte. Questo richiede comunque un po’ di più del normale atto d'amore. Se una madre che si prepara per un'adozione, per esempio, ha avuto tempo per questa preparazione, può fare questo esercizio almeno due volte al giorno, per esempio quando si veste e si spoglia.

Quando il neonato si attacca al seno, la sua bocca, la gengive e le mascelle producono abbastanza stimoli per far iniziare la produzione del latte, a patto che il bambino sia disposto ad attaccarsi al seno.

Il riallattamento richiede normalmente da 1 a 7 giorni finche il latte arriva e ci potranno passare altre 2-6 settimane prima che la madre sia in grado di allattare esclusivamente al seno. L'allattamento indotto potrà richiedere tempi più lunghi.

Riallattamento: passo dopo passo

  • Sii convinta di provare
  • Cerca di evitare ogni altro obbligo pressante o lavoretti ingrati che potrebbero diminuire il tempo a tua disposizione e la tua attenzione. Se hai degli obblighi oppure altri bambini che hanno bisogno di cure cerca una simpatica baby-sitter per farti dare una mano da lei.
  • Cerca, se ci riesci, a spremere qualche liquido dal tuo seno. Qualunque aspetto abbia, al neonato piacerà e prospererà con esso. Se non viene niente, metti qualche goccio di latte donato oppure di latte artificiale sul tuo capezzolo. Metti il bambino poi in una buona posizione, come descritto sopra, e cerca di farlo attaccare al seno.
  • Se il bambino rifiuta il seno dal quale non esce niente puoi provare un dispositivo per l'allattamento supplementare come 'terzo seno'. Questo consiste in un tubicino di plastica che va da una bottiglia oppure da una tazza di latte umano donato, oppure di latte artificiale al capezzolo. (Vedi disegno). Questa cannuccia viene applicata al seno con un nastro adesivo come viene usato dai chirurghi dopo l'operazione, con l'apertura in cima al capezzolo. Il flusso del latte può essere regolato alzando o abbassando la bottiglia o la tazza oppure strizzando con le dita il tubicino. Questo tubicino può anche essere leggermente annodato in modo da poter allargare o stringere il nodo, per regolare il flusso del latte. Se fissi la cannuccia a una siringa puoi regolare il flusso premendo la pompa della siringa. Potrà essere necessario avere tre o quattro mani per quest'operazione perciò l'assistenza del padre, per esempio, e normalmente ben accetto. Ora il neonato potrebbe essere disposto a dare al tuo seno i stimoli di suzione necessari.
  • Alcuni bambino si saziano velocemente con il dispositivo per l'allattamento supplementare e quindi non stimolano il seno abbastanza a lungo per far aumentare la produzione del tuo latte. Se fosse così, sarebbe meglio usare questo dispositivo con moderazione appena il tuo latte arriva. Ricordati che non sono soltanto gli stimoli di suzione che regolano il livello di produzione del tuo latte ma anche la quantità di latte che viene rimosso dal tuo seno.
  • Se tutta questa procedura ti viene difficile, non disperarti. Puoi sempre spremere il seno manualmente per stimolare il rifornimento del tuo latte e questo è spesso la soluzione più semplice e facile. Continua ad offrire al neonato il seno regolarmente o no, 8-20 volte al giorno.
Come funziona il dispositivo per l'allattamento supplementare

Disegno 4: il principio del dispositivo per l'allattamento supplementare

Spremitura del latte a mano:

E sempre utile per te sapere come si spreme il latte manualmente. Togliendoti il latte in questo modo puoi mantenere la produzione del tuo latte per mesi. Qualche mamma trova addirittura di produrre più latte quando se lo spreme a mano che quando il bambino estrae il latte.

Spremersi il latte potrà essere utile nei seguenti casi:

  • Il tuo bambino è temporaneamente incapace di succhiare al seno
  • Quando hai un severo ingorgo al seno
  • Quando i tuoi capezzoli sono molto irritati
  • Quando il tuo bambino è nato prematuro ed è temporaneamente troppo debole per succhiare al seno
  • Per qualsiasi altro motivo per cui vuoi stimolare la produzione del latte.
Spremere entrambi i seni contemporaneamente porta spesso ad una maggiore produzione di latte che quando si spreme uno alla volta.

Sarebbe saggio fare di tanto in tanto pratica spremendo il latte manualmente anche se hai tanto latte. Questo significa che sarai preparata per qualsiasi problema inaspettato che si potrà presentare durante un'emergenza.

Spremitura del latte a mano: passo dopo passo

  • Lava molto bene un contenitore di plastica o di metallo. Se hai la possibilità di bollire l'acqua, facendolo semplicemente portare al punto di bollore sterilizzerà l'interno del contenitore. Uno svantaggio dei contenitori di vetro o di porcellana è che il grasso si attacca alla superficie del vetro/della porcellana e non è più disponibile per il bambino, che perde così qualche nutriente importante. Usando contenitori di plastica si risolve il problema, il grasso del latte non si attacca alla superficie della plastica.
  • Lavati le mani e trova una posizione confortevole (stando in piedi, a sedere o sdraiata), piegandoti leggermente in avanti.
  • Stimola il riflesso del rilascio del latte (o il suo flusso) massaggiando delicatamente il seno, colpendolo molto delicatamente dalla base del seno verso il capezzolo. Manipola il capezzolo fra il pollice e l'indice. Compresse calde sul seno, incluso il capezzolo potranno aiutare a far rilassare i muscoli sfinteri intorno alla cima del capezzolo che normalmente sono contratti per evitare che il latte goccioli dal seno. Un bagno caldo oppure una doccia, se hai disponibilità di questo lusso, può avere lo stesso risultato.
  • Appoggia il pollice sopra e l'indice e i medi sotto l'aureola.
  • Premi le dita contro il petto.
  • Comprimi i depositi del latte fra le dita e sentirai quasi come il latte viene pressato fuori dal capezzolo. Premi e rilascia. Premi e rilascia. Premi e ….rilascia. Fa così ripetutamente cercando di imitare il ritmo che usa il tuo bambino quando succhia il latte. La pressione interna creata naturalmente dal riflesso di rilascio del latte potrà essere d'aiuto a far fluire il tuo latte.
  • Sii paziente, potrà darsi che la prima volta non fuoriesca il latte. Evita di strizzare la mammella forte, tirare e spingere il capezzolo o la mammella. Questo non serve per far uscire il latte e può essere dannoso.
  • >Premi e rilascia continuamente finché il flusso del latte non si ferma.
  • Muovi le dita intorno all'aureola in modo da raggiungere tutti i depositi di latte (puoi usare entrambe le mani a turno).
  • Ripeti la procedure dal punto 3 almeno finché entrambe le mammelle siano morbide e confortevoli.
Conservare il latte spremuto e darlo da mangiare al bambino

Il latte spremuto dev'essere conservato in un contenitore pulito e chiuso nel posto più fresco possibile. A causa delle proprietà antibatteriche il latte può essere tenuto a temperatura ambiente per 24 ore se viene tenuto all'ombra.

Il latte spremuto dovrebbe essere dato con una tazza. Viene raccomandato l'uso di una tazza molto piccola di plastica flessibile. Allattare il bambino con una tazza ha il vantaggio che la tazza è molto facile da pulire, lavandola molto bene. Il bambino non viene confuso come succederebbe se prendesse il latte con un capezzolo di gomma che richiede un uso dei muscoli facciali molto diverso di quando succhia al seno.
Bambino che beve dalla tazza

Allattare con la tazza: passo dopo passo

  • Posiziona il bambino possibilmente eretto tenendolo sul tuo grembo.
  • Se necessario sostieni la schiena e il suo collo con un braccio. Potrà essere necessario bloccare il braccio libero del bambino in modo che non vengano rovesciate le preziose gocce!
  • Appoggia la tazza sulla bocca del bambino e tienila a livello in modo che il latte tocci quasi il labbro superiore. Fa leccare il latte dal bambino con la lingua (come un gattino). Non versare il latte nella sua bocca ma tienilo a livello. Lascia al bambino di decidere i tempi. Sarai sorpresa di come il bambino troverà la sua propria tecnica.
  • Sii paziente, prova ancora se la prima volta non funziona. Ci vuole tempo e pazienza per imparare questa tecnica.
  • Lascia che il bambino prenda quanto latte vuole e non cercare di forzarlo a mangiare. Se il tuo bambino è prematuro o malato potrà aver bisogno di fare una pausa di tanto in tanto e devi essere preparata che qualche volta dargli da mangiare potrà richiedere molto tempo.
Non ti scordare mai:
Allattare è una questione di fiducia

OMS-Ufficio Regionale per l'Europa
URL: http://www.who.dk/
Versione aggiornata il 13 marzo 1997 - jfr@who.dk
Traduzione a cura di Ulrike Schmidleithner - info ( at ) allattiamo.it -
Con la gentile concessione dell'OMS








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