Il mio bambino sta ricevendo abbastanza latte?


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Autore: Dott. Jack Newman MD FRCPC
Titolo originale: "Is my Baby getting enough milk?"

Le mamme che allattano chiedono spesso come possono sapere se il loro bambino sta ricevendo abbastanza latte. Il seno non è un biberon e non lo si può alzare e controllare guardandolo controluce per vedere quanti grammi di latte il bambino ha bevuto. La nostra società ossessionata dai numeri rende motivo di preoccupazione per alcune mamme il non vedere esattamente quanto latte il bambino prende. Comunque, è possibile sapere se il bambino ne riceve abbastanza. Alla lunga l'aumento di peso è il migliore indicatore che il bambino riceve la quantità di latte di cui ha bisogno, ma le regole riguardanti l'aumento di peso dei bambini allattati artificialmente potranno non essere appropriate per neonati allattati al seno.

Ecco i mezzi per sapere se il bambino riceve abbastanza latte

  1. Il neonato succhia in modo caratteristico. Un neonato che riceve sufficiente latte al seno succhia in modo molto caratteristico. Quando un bambino riesce ad ottenere il latte (non significa che prende latte solo perché ha il capezzolo in bocca e fa movimenti di suzione) si vedrà un pausa alla punta del suo mento dopo che apre la bocca al massimo e prima di richiuderla, così che una suzione e suddivisa in bocca molto aperta -- > pausa --> bocca chiusa. Se si vuole vedere una dimostrazione di ciò, basta succhiarsi un dito come se fosse una cannuccia. Quando si succhia, il mento si abbassa e rimane in questa posizione per tutto il tempo che si tira. Quando si smette di succhiare, il mento torna alla posizione normale. Questa visibile pausa del mento del bambino rappresenta una bocca piena di latte, quando il bambino sta succhiando al seno.. Più lunga questa pausa è più latte sta ricevendo. Dal momento in cui si è a conoscenza di questo fatto, ci si libera da molte stupidaggini che vengono dette alle mamme che allattano, come per esempio che il bambino va tenuto a ciascuna mammella per 20 minuti. Un bambino che succhia in questo modo (cioè con le pause descritte sopra) per 20 minuti forse non ha nemmeno bisogno della seconda mammella. Un bambino che succhietta soltanto (cioè che non beve) per 20 ore sarà ancora affamato quando viene staccato dal seno. Vedi anche i video nel sito del dott. Jack Newman che mostrano anche la pausa del mento del bambino mentre beve al seno.

  2. Il bambino evacua. Nei primi giorni dopo il parto il neonato evacua il meconio, una sostanza di colore verde scuro, quasi nera. Il meconio si accumula nell'intestino del bambino durante la gravidanza, viene espulso nei primi giorni, e a cominciare dal terzo giorno le feci cominciano a diventare più chiare perché il bambino ingerisce più latte. Normalmente nel quinto giorno di vita appaiono le normali feci di un bambino allattato al seno. Questi sono normalmente di consistenza da cremosa ad acquosa, di colore senape, e normalmente odorano poco. Comunque, le feci possono variare notevolmente da questa descrizione. Potranno essere verdi o arancione, potranno contenere grumi o del muco, oppure potranno essere di una consistenza da somigliare alla schiuma da barba (a causa di bollicine d'aria). Le variazioni di colore non significano che c'è qualcosa che non va. Un neonato che viene nutrito esclusivamente al seno, che comincia ad evacuare feci che diventano più chiare nel terzo giorno di vita, sta bene.

    Il controllo della frequenza e quantità dell'espulsione di feci, senza che questo diventi un'ossessione, è uno dei migliori modi di sapere se il neonato riceve abbastanza latte, a parte l'osservazione della poppata (vedi sopra). Dopo i primi 3-4 giorni, il neonato dovrebbe evacuare più feci, e alla fine della prima settimana dovrebbe espellere ogni giorno almeno 2-3 volte feci gialle e sostanziose. In aggiunta a questo, tanti bambini sporcano  il pannolino un po' dopo ogni poppata. Un neonato che evacua meconio ancora nel quinto giorno di vita dovrebbe essere portato in ospedale lo stesso giorno, per un controllo. Un neonato che espelle solo feci marroni probabilmente non sta ricevendo abbastanza latte, ma questo non è ancora stato accertato.

    Dopo le prime 3-4 settimane alcuni neonati allattati al seno potranno ridurre la frequenza di evacuazione da tante volte al giorno, a una sola volta ogni 3 giorni o anche meno spesso. Alcuni bambini non sono andati di corpo per 15 giorni. Finché un bambino sta bene, e le feci sono normalmente pastose e morbide, non si tratta di stitichezza e non c'è bisogno di preoccuparsi. Nessuna cura è necessaria o consigliabile in quanto non è necessario o consigliabile curare qualcosa che è normale.

    Qualsiasi bambino fra 5 e 21 giorni di vita che non evacua almeno una volta in 24 ore feci sostanziose, dovrebbe essere portato lo stesso giorno alla clinica d'allattamento, per un controllo . Normalmente, poche e infrequenti feci in questo lasso di tempo significano che il bambino non riceve abbastanza latte. Ci sono comunque delle eccezioni e magari sarà tutto normale, ma è meglio controllare.

  3. La minzione. Con sei pannolini ben bagnati (non soltanto umidi) nelle 24 ore, dopo il quarto / quinto giorno di vita si può essere sicuri che il neonato sta ricevendo grandi quantità di latte (se prende solo latte materno) Sfortunatamente i nuovi pannolini "super asciutti" spesso sembrano davvero asciutti quando invece sono pieni di urine, ma quando sono pieni di urine pesano. E' ovvio che questo tipo di controllo per sapere quanto latte il bambino riceve, non è valido se si da al bambino dell'acqua extra (che in tutti i casi non è necessaria per bambini allattati al seno e se viene data con il biberon può interferire con l'allattamento). Le urine del bambino dovrebbero essere chiare come l'acqua dopo i primi giorni, ma non c'è da preoccuparsi se occasionalmente sono più scure.

    Durante i primi 2-3 giorni alcuni neonati hanno le urine rosa o rosse. Questo non è un motivo per farsi prendere dal panico, non significa che il neonato sia disidratato. Nessuno conosce le cause, e non si sa nemmeno se ciò sia un'anomalia la quale viene sicuramente associata con il minore ricevimento di liquidi dei neonati allattati al seno, rispetto a quelli allattati artificialmente, durante i primissimi giorni, ma il bambino allattato artificialmente NON deve essere lo standard sul quale basare l'allattamento al seno. Comunque, quando si nota che le urine hanno questo colore si dovrebbe controllare se il bambino è attaccato bene alla mammella e se sta effettivamente bevendo il latte. Durante i primi giorni di vita il bambino potrà ricevere il latte della madre soltanto se è attaccato bene alla mammella. Dare dell'acqua con un biberon, una tazza o con il dito non risolve il problema. L'unica cosa che si raggiunge facendo così, è di far dimettere il bambino dall'ospedale senza urine rosse. Correggere l'attacco e usare la compressione della mammella risolve normalmente il problema (vedi "Protocollo per l'aumento del latte" - ancora da tradurre). Se riattaccando il bambino alla mammella e con la spremitura del seno non si raggiunge lo scopo di far prendere al bambino più latte ci sono dei modi per dare dei liquidi supplementari senza ricorrere al biberon (vedi: "L'uso del dispositivo per l'allattamento supplementare"). Anche limitare la durata o la frequenza delle poppate può contribuire ad una diminuzione della quantità di latte che il bambino riceve.

I seguenti metodi non sono affidabili per giudicare se il bambino riceve abbastanza latte

  • Il seno non sembra pieno. Dopo i primi giorni o le prime settimane è normale per la maggior parte della madri non sentirsi il seno pieno. Il corpo si adegua ai bisogni del bambino. Questo cambiamento potrà avvenire anche improvvisamente. Alcune madri che allattano in modo perfetto non sentono mai il seno ingorgato o pieno.

  • Il bambino dorme per tutta la notte. Non necessariamente. Un neonato che dorme per tutta la notte, al decimo giorno di vita, per esempio, potrà infatti non ricevere abbastanza latte. Un bambino che è troppo assonnato e che dev'essere svegliato per le poppate o che è "troppo quieto" potrà non ricevere abbastanza latte. Ci sono molte eccezioni, perciò è meglio cercare subito di chiarire il caso.

  • Il bambino piange dopo la poppata. Anche se il bambino dovesse piangere dopo la poppata perché ha ancora fame, ci possono essere tanti altri motivi. (vedi: "Le coliche nel bambino allattato al seno"). Non limitare le poppate. "Finire" la prima mammella prima di offrire l'altra.

  • Il bambino poppa spesso e/o a lungo. Per una mamma, allattare ogni 3 ore potrà sembrare molto; per un'altra un intervallo di 3 ore fra una poppata e l'altra potrà invece sembrare troppo lungo. Per una mamma una poppata che dura 30 minuti è lunga; per un'altra è corta. Non esistono regole per la frequenza e la durata delle poppate. Non è vero che un bambino riceve il 90% del latte nei primi 10 minuti. Lasciare decidere al bambino quante volte e per quanto tempo vuole poppare, e normalmente tutto va per il meglio, sempre se il bambino beve effettivamente dalla mammella ed espelle almeno 2-3 volte al giorno feci gialle e sostanziose. Se è così, allattare a un solo seno per poppata (oppure far finire il bambino almeno al primo seno prima di attaccarlo all'altro) spesso allunga gli intervalli fra una poppata e l'altra. Ricordare: un neonato potrà stare alla mammella per due ore, ma se beve attivamente (con il tipo di suzione "bocca aperta - pausa - bocca chiusa") per soltanto due minuti, sarà ancora affamato quando lascia il seno. Se il bambino si addormenta velocemente al seno, spremere la mammella per far continuare l'emissione del latte (vedi:"La spremitura manuale del seno"). Se vi sono dubbi, mettersi in contatto con una clinica per l'allattamento, ma attendere prima di dare un'aggiunta. Se dare un'aggiunta è veramente necessario, ci sono modi di darla senza l'uso di capezzoli artificiali (vedi: "L'uso del dispositivo per l'allattamento supplementare").

  • "Riesco a tirarmi soltanto 15 gr di latte". Questo non vuol dire niente e non dovrebbe influenzare. Perciò non si dovrebbe tirare il latte soltanto per sapere quanto latte c'è. La maggioranza delle mamme ha latte in abbondanza. Normalmente il problema è che il bambino non riesce a prendere il latte che c'è, o perché non è attaccato bene al seno, o perché non succhia in modo efficiente, o per entrambi i motivi. Questo problema spesso può essere corretto facilmente.

  • Il bambino accetta il biberon dopo la poppata. Questo non significa necessariamente che è ancora affamato. Non è un buon controllo perché il biberon può interferire con l'allattamento al seno.

  • "Il mio bambino di cinque settimane si stacca improvvisamente dalla mammella ma sembra ancora affamato." Questo non significa che il latte si sia "prosciugato" o che sia diminuito. Durante le prime settimane di vita i bambini si addormentano spesso al seno quando l'emissione del latte rallenta, anche se non hanno ancora preso tutto il latte di cui avevano bisogno. Quando avranno 4-6 settimane di età non si accontentano più di addormentarsi, ma si staccano dalla mammella e si arrabbiano. L'offerta di latte non è cambiata, ma il bambino si. Spremere la mammella per aumentare l'emissione del latte (vedi: "La compressione della mammella").

Nota sulle bilance e sulle curve di crescita

  • Le bilance sono tutte diverse. Abbiamo documentato differenze significative fra una bilancia e l'altra. Spesso succede che viene annotato un peso sbagliato. Un pannolino pieno di urine e feci potrà pesare 250 gr o più, perciò i neonati dovrebbero essere pesati nudi o con un pannolino nuovissimo.

  • Tante regole riguardo all'aumento di peso provengono dall'osservazione di neonati allattati artificialmente. Non necessariamente potranno essere applicate a bambini allattati al seno. Un inizio lento potrà più tardi essere compensato aggiustando l'allattamento materno. Le curve di crescita sono soltanto delle linee guida.

Ultimo aggiornamento: gennaio 2005

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Traduzione a cura di Ulrike Schmidleithner - info ( at ) allattiamo.it -
La pagina originale in inglese si trova qui.




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