Autore:
Dott. Jack Newman MD FRCPC
Titolo
originale: "Myths about breastfeeding"
-
Molte
donne non riescono a produrre abbastanza latte
Falso!
La maggior parte delle donne produce latte in abbondanza. Infatti, la sovrapproduzione
è frequente. In molti casi di neonati che aumentano di peso troppo
lentamente oppure perdono peso, la causa non è un'insufficiente
produzione di latte della madre ma questi bambini non ricevono tutto il
latte che le loro madri producono. La causa più frequente
per la quale un neonato non prende tutto il latte disponibile, è
che non si attacca in modo corretto al seno. Per questo motivo è
molto importante che alle neomamme venga fatto vedere sin dal primo giorno
da una persona esperta, come si deve attaccare il bambino alla mammella,
in modo corretto .
-
E'
normale che allattare provochi dolore
Falso!
A parte un leggero dolorino durante i primi giorni, che è abbastanza
comune, ciò dovrebbe rappresentare una situazione temporanea, della
durata di qualche giorno, e non è mai così forte che la madre
possa avere terrore di allattare. Qualsiasi dolore che non sia del tutto
lieve è anormale ed è quasi sempre segno che il neonato non
è attaccato bene al seno. Un eventuale dolore al capezzolo che non
migliora entro 3 o 4 giorni o che dura più di 5-6 giorni non dovrebbe
essere ignorato. Un dolore che comincia dopo che le cose stavano andando
bene per un po' di tempo potrebbe essere causato da un'infezione di candida
sul capezzolo. Limitare la durata e la frequenza dell'allattamento non
previene l'irritazione al capezzolo. (vedi: "Dolori
ai capezzoli").
-
Non
c'è (o non c'è abbastanza) latte nei primi 3 o 4 giorni dopo
il parto
Falso!
Spesso sembra così, perché il neonato non è attaccato
bene alla mammella e perciò non riesce a prendere il latte. Appena
il latte della madre è abbondante il neonato potrà prenderne
tanto anche se non è attaccato bene.
Comunque
se il bambino nei primi giorni non si attacca bene alla mammella non può
prendere il latte. Questo è il caso in cui si sente dire: "Ma sta
attaccato per due ore ed è ancora affamato quando lo stacco". Se
il neonato non prende la mammella in modo corretto non è in grado
di ricevere il primo latte, chiamato colostro. Chiunque suggerisca di tirare
il latte per vedere quanto colostro c'è, dimostra di non sapere
niente sull'allattamento al seno e va decisamente ignorato.
-
Un
neonato dovrebbe stare a ciascuna mammella 20 (10, 15, 7, 6) minuti
Falso!
Comunque si dovrebbe distinguere fra "stare al seno" e "mangiare al seno".
Se un bambino succhia attivamente per 15-20 minuti alla prima mammella,
potrebbe non volere per niente l'altra. Se beve soltanto per un minuto
alla prima mammella e poi succhietta oppure si addormenta e fa lo stesso
all'altra, non basterebbe a saziarlo neanche una poppata molto lunga .
Se il bambino si attacca alla mammella in modo corretto, succhierà
il latte meglio e più a lungo se vi si fosse attaccato male. Può
essere d'aiuto per fargli prendere il latte più a lungo, che la
madre sprema la mammella in modo da stimolare l'emissione del latte, quando
il bambino ha smesso di succhiare attivamente. Perciò è ovvio
che anche la regola, che il bambino prende il 90% del latte che si trova
nella mammella nei primi 10 minuti, è completamente sbagliata.
-
Un
bambino allattato al seno ha bisogno di un'aggiunta di acqua quando fa
molto caldo
Falso!
Il latte materno contiene tutta l'acqua di cui il neonato ha bisogno.
-
I
bambini allattati al seno hanno bisogno di vitamina D supplementare
Falso!Ad eccezione di circostanze particolari (per esempio se la madre stessa
ha avuto un deficit di vitamina D durante la gravidanza) il neonato immagazzina
vitamina D nel periodo che trascorre nell'utero e basta un po' di esposizione
al sole, portandolo regolarmente fuori, per fargli avere tutta la vitamina
D di cui ha bisogno.
- La
madre si dovrebbe lavare i capezzoli prima di ogni poppata
Falso!
L'allattamento artificiale richiede un'accurata igiene perché il
latte in polvere non solo non protegge i neonati dalle infezioni ma è
di per sé un buon terreno per i batteri e può facilmente
venire contaminato. Il latte materno invece protegge i neonati dalle infezioni.
Lavare i capezzoli prima di ogni poppata rende l'allattamento inutilmente
complicato e rimuove gli oli protettivi naturali dal capezzolo.
- Tirarsi
il latte è un buon metodo per vedere quanto latte
ha la madre
Falso!
La quantità di latte che si riesce ad ottenere tirandoselo dipende
da molti fattori, incluso il livello di stress della madre. Un neonato
che succhia bene potrà ottenere molto più latte di quanto
la madre possa tirare con il tiralatte. Tirare il latte fa vedere soltanto
la quantità di latte che si riesce ad ottenere con un tiralatte.
- Il
latte materno non contiene abbastanza ferro per coprire il fabbisogno del
neonato
Falso!
Il latte materno contiene esattamente la quantità di ferro che al
bambino serve. Se il bambino è nato a termine riceverà dal
latte materno la quantità giusta di ferro almeno per i primi sei
mesi. Il latte artificiale contiene troppo ferro, ma questo è necessario
per assicurare che il bambino ne assorba abbastanza per prevenirne un deficit.
Il ferro nel latte artificiale viene assorbito male e la maggior parte
viene espulso con le feci. Normalmente non c'è nessun bisogno di
aggiungere altri cibi al latte materno prima di circa sei mesi.
- E'
più facile allattare con il biberon rispetto al seno
Falso!
Ovvero, questo non dovrebbe essere vero. Comunque, l'allattamento al seno
viene reso difficile perché le donne non ricevono tutto l'aiuto
che dovrebbero, per poter cominciare bene. Un inizio problematico può
rendere l'allattamento al seno difficile. Ma anche ad un inizio non
perfetto si può rimediare. Spesso l'allattamento è difficile
all'inizio, ma normalmente diventa più facile dopo.
- L'allattamento
al seno stanca la madre
Falso!
Ma questo dipende dai punti di vista. Il neonato può essere allattato
dovunque, in qualsiasi momento e questo da più libertà alla
madre. Non c'è bisogno di portarsi dietro biberon e latte in polvere,
né di preoccuparsi dove riscaldare il latte; nessuna preoccupazione
per la sterilizzazione. La madre non deve stare in pensiero per come starà
il bambino dal momento che è sempre con lei.
-
Non c'è modo di sapere quanto latte prende il bambino
Falso!
Non esiste un modo facile per sapere quanto latte prende il bambino
ma questo non significa che non si possa sapere se ne prende abbastanza.
Il migliore modo per essere sicuri che il bambino prende latte a sufficienza
è controllare se beve attivamente alla mammella per diversi minuti
a ogni poppata (tipo di suzione "bocca aperta - pausa - bocca chiusa).
Ci sono anche altri modi per sapere se il bambino riceve molto latte (vedi:
"Il
mio bambino sta ricevendo abbastanza latte?")
- Oggigiorno
il latte artificiale è quasi uguale al latte materno
Falso!
Lo stesso è stato detto nel 1900 e prima. Il moderno latte artificiale
è soltanto superficialmente simile al latte materno. Ogni correzione
di qualche deficit viene reclamizzato come un progresso. Fondamentalmente
sono delle copie inesatte, basate su conoscenze incomplete e superate su
quello che è il latte materno . Il latte artificiale non contiene
anticorpi, né cellule vive, né enzimi né ormoni. Contiene
invece molto più alluminio, manganese, cadmio e ferro rispetto al
latte materno. Contiene molte più proteine del latte di donna. Le
proteine e i grassi sono fondamentalmente diversi da quelli del latte umano.
Il latte artificiale non cambia dall'inizio della poppata alla fine della
stessa oppure dal giorno uno al giorno 7 o al giorno 30, oppure da donna
a donna o da neonato a neonato...Il latte viene prodotto adeguandosi
al bambino. Il latte artificiale viene fatto per rispondere alle esigenze
di ogni bambino, e perciò di nessun bambino. L'unica cosa in cui
il latte artificiale riesce bene e di far crescere i bambini, ma il latte
materno offre molto di più che far solo crescere i bambini
velocemente.
-
Se la madre ha un'infezione dovrebbe smettere di allattare
Falso!
A parte pochissime eccezioni, il neonato viene protetto se la madre continua
ad allattare. Nel momento in cui la madre comincia ad avvertire i primi
sintomi, per esempio febbre, tosse, vomito, diarrea, eruzioni della pelle
etc. ha già infettato il suo bambino, perché era già
contagiosa diversi giorni prima di sapere che si era ammalata. Per il neonato
la migliore protezione dall'infezione della madre è se continua
ad essere allattato. Se il bambino dovesse ammalarsi, il decorso della
malattia sarà più veloce se la madre continua ad allattarlo.
E' anche possibile che sia stato il bambino a passare l'infezione alla
madre ma non dà segni di malattia perché viene allattato
al seno. Anche infezioni al seno, compreso l'ascesso, per quanto doloroso,
non sono motivi validi per smettere di allattare. Infatti, normalmente
l'infezione guarisce prima se la madre continua ad allattare alla mammella
malata (vedi: "Puoi continuare ad allattare").
-
Se il bambino ha la diarrea oppure vomita, la madre non dovrebbe dargli
il suo latte
Falso!
La migliore medicina per un'infezione intestinale del bambino è
il latte materno. Evitare altri cibi per un po' di tempo, e continuare
ad allattare. Il latte materno è l'unico liquido che al bambino
serve quando ha la diarrea oppure sta vomitando, eccetto circostanze molto
particolari. La spinta all'uso di soluzioni orali per reidratare il bambino
viene soprattutto dai produttori di latte artificiale (e di soluzioni orali
per la reidratazione) per fare soldi. Il bambino inoltre si tranquillizza
con l'allattamento al seno e così anche la madre. (vedi: "Puoi continuare ad allattare").
- Se
la madre prende dei medicinali non dovrebbe allattare
Falso!
Ci sono pochissime medicine che una madre non può prendere mentre
allatta. Perdipiù della maggior parte di medicinali soltanto una
minima quantità appare nel latte, ma normalmente in una dose talmente
piccola che non c'è da preoccuparsi. Nel caso che un medicinale
creasse problemi, normalmente esistono delle medicine alternative che si
possono prendere. La perdita dei benefici dell'allattamento materno sia
quelli per il bambino sia quelli per la madre dovrà essere ben valutata
quando si decide se continuare ad allattare oppure no. (vedi: "Puoi continuare ad allattare").
- Una
madre che allatta deve stare molto attenta a quello che mangia
Falso!
Una madre che allatta dovrebbe cercare di fare una dieta equilibrata, ma
non ha bisogno nè di mangiare cose particolari nè di evitare
certi cibi. Non ha bisogno di bere latte per fare latte; non deve
evitare cibi piccanti, aglio, cavolo oppure alcol. Dovrebbe fare una dieta
normale e sana. Certo, ci sono casi in cui qualcosa che la madre
ha mangiato provoca disturbi al bambino, ma questo succede raramente. Normalmente
le coliche, i gas intestinali e il pianto possono essere mitigati cambiando
le tecniche di allattamento, piuttosto che cambiando la dieta della madre.
(vedi "Le coliche nel bambino allattato al seno").
-
Una madre che allatta deve mangiare di più per poter produrre più
latte
Falso!
Anche donne che vivono con diete poco caloriche producono normalmente abbastanza
latte, almeno finché l'assunzione di calorie non si abbassi
gravemente per un tempo prolungato. Normalmente il neonato riceve tutto
quello che gli serve. Alcune donne si preoccupano che mangiando male per
alcuni giorni, questo abbia qualche conseguenze negative sulla produzione
del latte: non c'è motivo di preoccuparsi. Queste variazioni non
avranno nessuna conseguenza sulla quantità o qualità del
latte. Si sente sempre dire che una donna ha bisogno di 500 calorie in
più al giorno quando allatta. Questo non è vero. Alcune donne
mangiano di più quando allattano, ma altre no, mentre alcune mangiano
addirittura meno, senza nessun danno né per la madre né per
il bambino né per la produzione del latte. La madre dovrebbe fare
una dieta equilibrata dettata dal suo appetito. Regole riguardo al mangiare
rendono l'allattamento soltanto inutilmente complicato.
- Una
madre che allatta deve bere moltissimo
Falso!
La madre deve bere secondo la sua sete. Alcune madri hanno sempre sete
, ma molte altre non bevono più del solito. L'organismo della madre
sa quando gli servono più liquidi e glielo fa capire facendole venire
sete. Non dar retta a chi dice che si deve bere un certo numero di bicchieri
al giorno. Regole che riguardano l'assunzione di liquidi rendono l'allattamento
soltanto inutilmente complicato.
- Se
la madre fuma è meglio che non allatta
Falso!
Una madre che non riesce a smettere di fumare dovrebbe allattare. E' stato
per esempio dimostrato dalle ricerche che l'allattamento al seno fa diminuire
gli effetti negativi che il fumo di sigarette ha sui polmoni del bambino.
L'allattamento
dà grandi benefici di salute sia alla madre che al bambino. Sarebbe
meglio se la madre non fumasse ma se non riesce a smettere o a ridurre
il fumo, è meglio fumare e allattare al seno che fumare e allattare
con il biberon.
- Una
madre non dovrebbe bere alcolici mentre allatta
Falso!
L'assunzione di alcol non dovrebbe essere scoraggiata per niente. Anche
per l'alcol vale lo stesso che per i medicinali, cioè che ne entra
soltanto pochissimo nel latte. La madre può bere un po' di alcol
e continuare ad allattare normalmente. Proibire l'alcol rende soltanto
la vita della donna che allatta inutilmente sacrificata.
- Una
madre che perde sangue dal capezzolo non dovrebbe allattare
Falso!
Anche se questo induce il bambino ad avere più rigurgito e il sangue
potrà apparire nelle feci, questo non è un motivo per smettere
di allattare. Capezzoli che fanno male e sanguinano non sono peggio di
capezzoli che fanno male e non perdono sangue. Il problema è il
dolore che prova la madre . Spesso si può aiutare con successo
a guarire il capezzolo dolorante. Si consiglia di cercare un aiuto competente.
(vedi:"Dolori ai capezzoli"). Alcune donne
perdono dal capezzolo sangue proveniente dall'interno della mammella
e in questo caso normalmente non sentono dolore. Ciò succede spesso
nei primi giorni dopo il parto e si normalizza nel giro di qualche giorno.
La madre dovrebbe continuare ad allattare al seno! Se questo sangue non
scompare presto, dev'essere indagato sulle cause, ma senza smettere di
allattare.
- Una
donna che ha avuto un'operazione per aumentare il volume del seno non può
allattare
Falso!
La maggior parte di loro riesce ad allattare bene. Non ci sono prove che
l'allattamento con un silicone impiantato nel seno abbia qualche effetto
negativo sul bambino. In qualche caso quest'operazione viene fatta attraverso
l'areola. Queste donne hanno dei problemi con la quantità di latte
prodotta come ogni donna che ha avuto un'incisione intorno alla linea dell'areola.
- Una
donna che ha avuto un'operazione per ridurre il volume del seno non può
allattare
Falso!
Questo tipo di operazione riduce le capacità della madre di produrre
latte ma siccome tante madri producono latte in abbondanza, solitamente
donne che hanno subìto questo tipo di operazione riescono ad allattare
in modo eccellente . In questa situazione l'instaurarsi dell'allattamento
dev'essere seguito con particolare cura osservando i princìpi descritti
nell'allegato "L'allattamento al seno: Suggerimenti
per un buon inizio". Comunque, se la madre dovesse avere dei problemi
nel produrre abbastanza latte, può continuare ad allattare e dare
un'aggiunta con un dispositivo per l'allattamento supplementare; in questo
modo non ci sono interferenze a causa di capezzoli artificiali.
- Bambini
nati prematuramente devono imparare a prendere il biberon prima di
potersi attaccare alla mammella
Falso!
Neonati prematuri sono meno stressati se prendono il seno anziché
il biberon. Anche a un bambino di 1200 grammi o addirittura più
piccolo può essere offerto il seno, appena è in grado, anche
se non potrà attaccarsi alla mammella per diverse settimane. In
questo modo impara e viene tenuto dalla madre, cosa molto importante per
il benessere suo e della madre. In effetti né il peso né
l'età gestazionale sono così determinanti come il fatto che
il bambino sia pronto per succhiare e ciò si deduce dal suo movimento
di suzione. Non esistono più motivi di dare il biberon ai neonati
prematuri di quanto non ve ne siano di darlo ai nati a termine. Se è
veramente necessario dare un'aggiunta, ci sono sempre dei metodi
per darla senza usare capezzoli artificiali.
-
Neonati con labbro leporino oppure con palato schiso non possono essere
allattati al seno
Falso!
Alcuni ci riescono molto bene. Bambini che hanno soltanto il labbro leporino
prendono il latte molto bene dalla mammella. Molti bambini però
non riescono ad attaccarsi. Indubbiamente, se non ci si prova, non funzionerà.
Sembra che l'abilità del bambino di succhiare non dipenda sempre
dalla gravità dello spacco, si dovrebbe perciò cercare di
allattare il più spesso possibile, seguendo i princìpi per
un allattamento appropriato (vedi:"L'allattamento
al seno: Suggerimenti per un buon inizio"). Se si ricorre al
biberon, ciò ha un effetto negativo sull'abilità del bambino
di attaccarsi alla mammella. Se il bambino deve mangiare, ma non si attacca,
gli si dovrebbe dare il latte con un bicchiere anziché con un biberon.
In alcuni casi è d'aiuto dargli da mangiare con la tecnica chiamata
"al dito", ma normalmente no.
- Donne
con un piccolo seno producono meno latte di quelle che hanno un seno grosso
Sciocchezze!
- L'allattamento
al seno non dà nessuna protezione da una nuova gravidanza
Falso!
Non è un metodo completamente sicuro, ma nessun metodo lo è.
L'allattamento è un metodo di contraccezione e dà un'affidabile
protezione, specialmente nei primi sei mesi dalla nascita. Ma è
affidabile soltanto se viene praticato l'allattamento esclusivo, se le
poppate sono abbastanza frequenti (almeno 6-8 volte in 24 ore), e se non
ci sono lunghi periodi in cui il bambino non poppa e se la madre non ha
ancora avuto le normali mestruazioni dopo il parto. Dopo i primi
sei mesi la protezione diminuisce ma è ancora presente, e in genere
donne che allattano anche nel secondo anno di vita avranno bambini ogni
2 o 3 anni, anche senza nessun metodo di contraccezione artificiale.
- Donne
che allattano non possono prendere la pillola
Falso!
Il problema non sta nell'esposizione agli ormoni femminili, ai quali il
bambino verrebbe comunque esposto, attraverso l'assunzione del latte.
Il bambino riceve dalla pillola soltanto un poco di più di questi
ormoni. Comunque, alcune donne che prendono la pillola, anche la mini pillola,
trovano che la quantità del latte diminuisce. L'estrogeno della
pillola fa diminuire la produzione del latte, ma siccome sono così
tante le donne che producono latte in abbondanza, questo fatto spesso non
importa, ma qualche volta è un problema e il bambino diventa irrequieto
e non è soddisfatto dopo la poppata. Il neonato reagisce per il
modo in cui esce il latte, non per la quantità che si trova nella
mammella, perciò anche una buona quantità di latte può
far diventare un bambino irrequieto perché reagisce al modo in cui
esce il latte, non a quanto ne è contenuto nella mammella. Perciò
un bambino che era abituato ad una discesa veloce del latte potrà
agitarsi. Tuttavia il problema viene risolto se si smette di prendere la
pillola. Se possibile, le donne che allattano non dovrebbero far uso della
pillola oppure dovrebbero evitarla finché il bambino non assume
anche altri cibi. (di solito a 4-6 mesi di età). Anche se il bambino
è più grande, la produzione del latte potrà diminuire
in modo sensibile. Se la pillola dev'essere presa, è preferibile
usarne una che contenga soltanto progesterone (senza estrogeno).
- Bambini
allattati al seno hanno bisogno di altri tipi di latte dopo i sei mesi
di età
Falso!
Il latte materno dà al bambino tutto quello che gli possono dare
altri tipi di latte e di più. Il motivo principale per cui si dovrebbe
cominciare ad offrire al bambino cibi solidi dopo i sei mesi di età
è di insegnarli come mangiare in modo che potrà cominciare
ad avere un'altra risorsa di ferro che all'età di 7-9 mesi non riceve
più in modo sufficiente dal solo latte materno. Però finché
viene allattato al seno non avrà bisogno né di latte di mucca
né di latte artificiale. Comunque, se la madre desidera dargli il
latte di mucca dopo che ha compiuto i sei mesi, non esistono motivi per
cui il bambino non dovrebbe assumerlo, a patto che continui ad assumere
latte materno alcune volte al giorno e che mangi in grande varietà
cibi solidi. La maggior parte dei bambini più grandi di sei mesi
che non hanno mai mangiato il latte artificiale non lo accetterà
a causa del sapore.
-
Le madri non possono allattare al seno se sono state sottoposte ai raggi
X
Falso!
I normali raggi-X come quelli che si fanno al torace oppure ai denti non
influiscono né sul latte né sul bambino, quindi la madre
può allattare senza problemi. Le mammografie sono più difficili
da leggere quando la madre sta producendo latte, ma si possono fare e la
madre non dovrebbe smettere di allattare per questo motivo. Ci sono altri
tipi d'esami come la TAC (tomografia assiale computerizzata)e la risonanza
magnetica (senza radiazioni), che si possono fare senza problemi, anche
se vengono usati contrasti. E i raggi-x speciali che usano mezzi di contrasto?
Finché non viene usato un isotopo radioattivo non c'è da
preoccuparsi e la madre non dovrebbe né smettere di allattare né
saltare anche una sola poppata. Questo vale anche per gli esami tipo pielografia
per via endovenosa (ovvero urografia, radiografia delle vie urinarie, con
mezzo di contrasto endovenoso), linfangiografia (ovvero radiografia venosa
e linfatica), venogramma, arteriogramma, mielogramma, ovvero radiografia
con mezzo di contrasto del sistema venoso, arterioso, linfatico etc. Per
quanto riguarda gli esami in cui vengono usati nucleotidi radioattivi,
scintigrafia ossea, scintigrafia polmonare etc. il neonato assumerà
un poco di nucleotidi radioattivi. In ogni modo, siccome usiamo spesso
sui bambini, anche su neonati, proprio questi tipi di test, e considerando
che la perdita dei benefici dell'allattamento è considerevole se
la madre smette di allattare, è consigliabile che continui a farlo.
Un'eccezione presenta la scintigrafia tiroidea. Questo test va evitato
in donne che allattano. Esistono molte possibilità per esaminare
la tiroide e soltanto in pochi casi si rende strettamente necessario fare
proprio questo tipo di test. Informarsi prima di fare questo esame: il
test potrà aspettare finché non si è sicure che non
si possa usarne uno alternativo. Molte volte, in casi in cui si rende assolutamente
necessario fare questo tipo di test, lo si può rimandare di diversi
mesi.
-
Il latte materno può 'andare via' da un momento all'altro
Falso!
Me se dovesse accadere, questo si limita a casi molto rari. A parte il
cambiamento da giorno a giorno e dalla sera alla mattina , la produzione
del latte non si ferma spontaneamente. Ci sono dei cambiamenti che possono
essere osservati e che potranno far pensare che la produzione del latte
sia improvvisamente diminuita:
- Una richiesta
aumentata da parte del bambino: il cosiddetto "scatto di crescita". Se
questo è il motivo dell'apparente insufficienza di produzione di
latte, poppate più frequenti per qualche giorno faranno tornare
le cose alla normalità. Provare a spremere la mammella con la mano
per aiutare il bambino a prendere il latte. (vedi: ""La spremitura manuale del seno")
- Un cambiamento nel comportamento del bambino. Più o meno a 5-6 settimane
di età i neonati che si sarebbero addormentati al seno quando il
flusso del latte cominciava a diminuire, tendono ora a tirare alla mammella
oppure a piangere quando il latte scende più lentamente. Il latte
non è andato via, ma è il bambino che è cambiato.
Cercare di spremere la mammella con la mano per aiutare il bambino a prendere
più latte.
- Le mammelle
non sembrano più piene ma sono diventate morbide. E' normale che
dopo qualche settimana non si abbiano più ingorghi o che non si
senta più il seno pieno. Finché il bambino succhia al seno,
non c'è motivo per preoccuparsi. (vedi: ""Il
mio bambino sta ricevendo abbastanza latte?")
- Il bambino
succhia meno bene. Questo succede spesse se gli viene dato il biberon oppure
il succhiotto perché in questo modo potrà imparare un modo
sbagliato di succhiare.
- La pillola
potrà diminuire la produzione del latte. Cercare di smettere di
prendere la pillola oppure usarne una che contiene soltanto progesterone.
Oppure usare altri metodi.
Se sembra
proprio che il bambino prenda troppo poco latte, si consiglia di rivolgersi
a persona competente ma non cominciare a usare il biberon perché
questo peggiora soltanto le cose. Se è veramente necessario dare
un supplemento al bambino usare un dispositivo per l'allattamento supplementare
che non interferisca con l'allattamento. Comunque, molto può essere
fatto prima di ricorrere al supplemento. Cercare un aiuto competente. Spremere
la mammella per aiutare al bambino a prendere più latte.
I medici sanno molto sull'allattamento
Falso!
Ovviamente ci sono delle eccezioni. Tuttavia, sono davvero pochi quei medici formatisi in Nord America o in Europa Occidentale che abbiano imparato qualcosa sull'allattamento nelle Università di Medicina."
Ancora meno hanno
imparato di come si possa aiutare le madri ad iniziare e mantenere l'allattamento
al seno. Dopo la laurea molte informazioni sull'alimentazione infantile
che leggono i medici, provengono dai rappresentanti dei produttori di latte
artificiale o dalla pubblicità.
I
pediatri, almeno, sanno molto sull'allattamento
Falso!
Ovviamente ci sono delle eccezioni. Comunque nelle università
la maggior parte dei pediatri non impara niente evidentemente sull'allattamento
al seno e quello che sente è spesso sbagliato. Troppi tirocinanti
vedono l'allattamento al seno come un "ostacolo a una buona cura medica"
per neonati ospedalizzati.
I
depliant dei produttori di latte artificiale e i campioni gratuiti di latte
artificiale non hanno nessuna influenza sul fatto che le madri allattino oppure sulla durata dell' allattamento
Davvero?
Allora perché le compagnie di latte artificiale si danno tanto da
fare per assicurare che le neomamme ricevano dei campioni del loro prodotto?
Il motivo per regalare questi campioni e di mandare pubblicità è
di incoraggiare l'allattamento al seno? Le compagnie sostengono le
spese per i campioni e i depliants perché la madre prolunghi l'allattamento
naturale? Di norma queste ditte argomentano che se la madre usa il latte
artificiale è opportuno che usi il loro prodotto. Le compagnie non
sono in concorrenza soltanto fra di loro ma anche con l'allattamento
al seno. Avete creduto ai produttori di sigarette quando usavano questa
motivazione?
Il latte materno dato insieme al latte artificiale può creare dei
problemi al neonato
Falso!
La maggior parte delle madri che allattano al seno non ha bisogno di usare
il latte in polvere e quando ci sono dei problemi che fanno sembrare che
sia necessario usarlo, spesso il problema può essere risolto senza
il ricorso ad esso. Comunque, quando il bambino potrà aver bisogno
del latte artificiale non c'è nessun motivo per cui non gli si possa
dare il latte materno insieme ad esso.
Neonati che vengono allattati al seno su richiesta soffrono spesso di coliche
Falso! - Bambini che soffrono di 'coliche' spesso aumentano di peso
molto velocemente e alcuni di loro chiedono di poppare spesso. Comunque,
molti non hanno le coliche perché vengono allattati frequentemente
ma perché non prendono la parte più grassa del latte come
dovrebbero. E' tipico che questi neonati mangiano molto bene nei primi
minuti, e poi cominciano a giocare con il capezzolo oppure si addormentano.
Se al bambino viene offerta l'altra mammella, di nuovo beve molto bene
per i primi minuti e poi idem come sopra. Il bambino si riempie velocemente
con il primo latte che contiene meno grasso e per questo motivo mangia
spesso. Il fatto che riceva per lo più la parte meno grassa del
latte, può portare alla formazione di gas nell'intestino; il bambino
piange e si possono verificare degli svuotamenti acquosi dell'intestino
in modo esplosivo. La madre può sollecitare il bambino a bere più
a lungo alla prima mammella spremendola quando egli ha smesso di succhiare
attivamente, in modo che riceva il latte più grasso. (vedi ""La
spremitura manuale del seno"")
Madri
che vengono vaccinate (tetano, rosolia, epatite B, epatite A, etc.) non
dovrebbero allattare per 24 ore (3 ore, due settimane)
Falso!
Perché non dovrebbero? Non c'è nessun rischio per il bambino
e probabilmente ne beneficia. Una rara eccezione viene rappresentata in
bambini con immuno-deficienze. In questo caso la madre non dovrebbe essere
vaccinata con virus vivi (per esempio il vaccini orale contro la poliomielite)
neanche se il bambino venisse allattato artificialmente.
Non
esiste la confusione da tettarella
Falso!
Per esempio, un neonato che viene nutrito con il biberon per le prime due
settimane, solitamente rifiuterà il seno, anche se la madre
ha tantissimo latte. Un bambino che ha preso solo il seno per 3 o 4 mesi
probabilmente non prenderà il biberon. Alcuni neonati preferiscono
la mammella destra alla mammella sinistra o viceversa. Bambini nutriti
con il biberon preferiscono spesso una tettarella all'altra. Perciò
esiste il fatto che un bambino preferisca un capezzolo ad un altro. Bisogna
solo chiedersi, in quale lasso di tempo ciò possa succedere. Se
tutte e circostanze sono sfavorevoli possono bastare uno o due biberon
per indurre il bambino a preferire il capezzolo artificiale al capezzolo.
Un neonato che ha difficoltà ad attaccarsi alla mammella può
non aver mai usato un capezzolo artificiale, ma l'introduzione di questo
migliora raramente la situazione, anzi, spesso la peggiora sensibilmente.
Nota bene che quelli che dicono che non esiste una confusione da tettarella
consigliano la madre di cominciare presto con il biberon affinché
il bambino non lo rifiuti.
Donne con i capezzoli piatti o invertiti non possono allattare al seno
Falso!
I bambini non poppano al capezzolo ma alla mammella. Anche se è
più facile per un bambino attaccarsi alla mammella quando il capezzolo
è sporgente, non è necessario che questo venga fuori. Un
inizio appropriato previene normalmente ev. problemi. Madri con ogni
tipo di capezzolo possono allattare perfettamente al seno. In passato
veniva spesso suggerito di usare dei paracapezzoli per far attaccare il
bambino al seno. L'uso di questo oggetto andrebbe evitato, specialmente
nei primi giorni! Può sembrare una soluzione, ma il suo uso
spesso si risolve in una poppata insufficiente, può causare una
seria perdita di peso e rende ancora più difficile al bambino attaccarsi
alla mammella. (vedi: "La tecnica dell'allattamento 'al dito' "). Se il
bambino all'inizio rifiuta il seno, con un aiuto competente lo accetterà
più tardi. Inoltre, le mammelle cambiano nelle prime settimane e
finché la madre mantiene una buona produzione di latte, normalmente
il neonato, prima o poi si attacca al seno.
La donna deve smettere di allattare nel caso di una nuova gravidanza
Falso!
Se la madre e il bambino lo desiderano, l'allattamento può continuare.
Ci sono donne che continuano ad allattare il bambino più grande
anche dopo la nascita del nuovo bambino. Tante donne decidono di smettere
di allattare quando sono incinte perché gli fanno male i capezzoli
oppure per altri motivi, ma dal punto di vista medico non c'è
né fretta né necessità di farlo. Infatti, spesso ci
sono buoni motivi per continuare. La quantità di latte potrà
diminuire durante la gravidanza, ma se il bambino prende anche altro cibo,
non ci sono problemi.
Un
bambino che ha la diarrea non dovrebbe bere latte materno
Falso!
Il migliore trattamento per un intestino infetto (gastroenterite) è
l'allattamento materno. Inoltre normalmente il bambino non richiede
altri liquidi oltre al latte materno. Se l'intolleranza al lattosio è
un problema, si possono dare al bambino delle gocce lactase subito, prima
e dopo la poppata. Queste gocce si possono comprare senza prescrizione
medica, ma ad ogni modo, sono raramente necessarie in bambini allattati
al seno. Chiedere informazioni alla clinica per l'allattamento. Comunque,
l'intolleranza al lattosio dovuta alla gastroenterite scomparirà
con il tempo. Il latte artificiale senza lattosio non è meglio del
latte materno. Il latte materno è meglio di qualsiasi latte artificiale.
I
bambini stanno al seno per due ore perché amano succhiare
Falso!
I neonati amano succhiare e ne hanno bisogno, ma di quanto hanno bisogno?
La maggior parte dei bambini che stanno attaccati alla mammella per così
tanto tempo sono probabilmente affamati, anche se crescono bene. Stare
al seno non è la stessa cosa che bere dalla mammella. Attaccando
il bambino meglio alla mammella gli si permette di prendere il latte in
modo più efficace e perciò passa più tempo bevendo
effettivamente il latte. Si può anche aiutare il bambino ad assumere
più latte, se gli si spreme il latte nella bocca quando non ingoia
più attivamente. Neonati più piccoli di 5-6 settimane si
addormentano spesso al seno perché il flusso del latte diminuisce,
e non necessariamente perché hanno mangiato abbastanza.
I neonati devono imparare a prendere il biberon. Perciò questo
dovrebbe sempre essere introdotto prima che il bambino lo rifiuti
Falso!
Anche se tante madri decidono di introdurre il biberon per vari motivi,
non c'è nessun motivo per cui il bambino dovrebbe imparare ad usarlo.
Siccome le donne canadesi possono prendere 26 settimane di maternità,
si può cominciare a introdurre cibi solidi prima che la madre torna
ai suoi impegni. Il bambino può anche prendere liquidi oppure cibi
solidi che siano quasi liquidi da un cucchiaio. A ca. 6 mesi di vita, il
bambino può cominciare a imparare l'uso di una tazza e anche se
dovrà impiegare diverse settimane prima che impari ad usarla in
modo efficiente, imparerà. Se la madre intende introdurre il biberon,
è meglio che aspetti finché il bambino non abbia poppato
bene per 4-6 settimane, e darglielo poi solo raramente. Comunque, qualche
volte, anche se un bambino ha accettato il biberon a 6 settimane, lo rifiuta
a 3 o 4 mesi anche se gli si è dato regolarmente (bambini intelligenti!).
Non c'è motivo di preoccuparsi, si può procedere come detto
sopra con i cibi solidi e il cucchiaio. Dare il biberon quando l'allattamento
non sta andando bene non è una buona idea, perché normalmente
fa peggiorare il problema. Per il bene di madre e bambino, non cercare
di "affamare il bambino per costringerlo alla resa". Si consiglia di cercare
un aiuto competente.
Se
la madre è stata operata deve attendere un giorno prima di continuare
l'allattamento
Falso!
La madre può allattare subito dopo l'operazione, appena si sente
abbastanza bene. Né le medicine che vengono usate durante l'anestesia
né gli antidolorifici, né gli antibiotici che vengono usati
dopo l'operazione, richiedono la sospensione dell'allattamento, eccetto
circostanze particolari. Gli ospedali seri accomoderanno madre che
allatta e bambino, quando o l'una o l'altro devono essere ricoverati, in
modo che l'allattamento possa continuare. Tante regole che restringono
l'allattamento al seno sono fatte più per la convenienza dello
staff dell'ospedale che per il beneficio di madre e bambino.
Allattare
gemelli è troppo difficile da gestire
Falso!
Allattare gemelli al seno è più facile che allattarli artificialmente,
se l'allattamento sta andando bene. Questo è un motivo per cui si
dovrebbe fare uno sforzo maggiore per cominciare bene l'allattamento (vedi:
"L'allattamento al seno: Suggerimenti per
un buon inizio"). Tante donne hanno allattato con successo in
modo esclusivo tre gemelli. Ciò richiede ovviamente tanto impegno
e tempo, ma due o tre gemelli richiedono comunque tanto tempo e lavoro,
a prescindere dal modo in cui vengano alimentati.
Donne
le cui mammelle non si ingrossano per niente o soltanto di poco,
durante la gravidanza non possono produrre abbastanza latte
Falso!
Ci sono pochissime donne che non producono abbastanza latte (ciononostante
costoro potranno continuare ad allattare al seno dando un supplemento con
un dispositivo per l'allattamento supplementare). Alcune di queste donne
riferiscono che le loro mammelle non si sono ingrossate durante la gravidanza.
Comunque la grande maggioranza delle donne le cui mammelle non sembrano
essersi ingrossate durante la gravidanza, produce poi latte in abbondanza.
Se
il seno non sembra pieno contiene poco latte
Falso!
Il seno non ha bisogno di sembrare pieno per produrre molto latte. E' normale
che le mammelle di una madre che allatta sembrino meno piene quando il
suo corpo si è adeguato alle richieste del bambino. Questo potrà
succedere all'improvviso, per esempio due settimane dopo il parto, o anche
prima. Le mammelle non sono mai vuote e producono il latte anche mentre
il bambino lo succhia.
Allattare
in pubblico è indecente
Falso!
E' l'umiliazione e il senso di fastidio che si fa percepire alle madri
che allattano che è indecente. Donne che cercano di fare il meglio
per i loro bambini non dovrebbero essere forzate dalla mancanza di comprensione
della gente a stare a casa oppure a dare da mangiare ai loro bambini nelle
toilette pubbliche. Quelli che si sentono offesi devono soltanto guardare
da un altra parte. I bambini non saranno psicologicamente danneggiati dalla
vista di una donna che allatta al seno. Al contrario, potranno imparare
qualcosa di importante, bello e affascinante. Potranno addirittura imparare
che il seno non serve soltanto per vendere la birra. Altre donne che hanno
lasciato i loro neonati a casa per fargli dare il biberon, potranno essere
incoraggiate a portarli con se, la prossima volta che escono.
Allattare
un bambino fino a tre o quattro anni è anormale ed e un male per
il bambino, perchè causa una relazione di dipendenza esagerata fra
madre e bambino
Falso!
Allattare al seno per due-quattro anni era la norma nella maggior parte
delle culture da quando l'uomo esiste su questo pianeta. Soltanto negli
ultimi 100 anni si è cominciato a vedere l'allattamento come qualcosa
a cui dare dei limiti. Bambini che vengono allattati ancora a tre anni
non sono affatto dipendenti. Al contrario, tendono ad essere molto sicuri
e perciò più indipendenti. Loro stessi decideranno quando
è il momento di smettere di chiedere il seno (Con dolce incoraggiamento
da parte della madre), perciò saranno sicuri quando faranno questo
passo. (vedi "Allattare un bambino grandicello - ma
perchè mai !?")
Se il bambino non ha poppato per alcuni giorni (settimane) la madre non
dovrebbe riprendere l'allattamento perché il latte è diventato acido.
Falso!
Il latte è buono come sempre. Il latte nel seno non si può
confrontare con latte di mucca o quello artificiale in una bottiglia.
Dopo
aver fatto ginnastica una madre non dovrebbe allattare
Falso!
Non esiste assolutamente nessun motivo per cui una madre non possa allattare
dopo aver fatto ginnastica. Lo studio che ha cercato di dimostrare che
i neonati erano agitati se prendevano il latte dopo che le loro mamme avevano
fatto ginnastica, è stato fatto in modo superficiale e viene contraddetto
dall'esperienza giornaliera di milioni di madri.
Una
madre che allatta non dovrebbe farsi fare la permanente oppure tingersi
i capelli
Falso!
L'allattamento
al seno viene incolpato per tutto
Vero!
La famiglia, i medici, i vicini di casa, gli amici e autisti di taxi daranno
la colpa all'allattamento se la madre è stanca, nervosa, se piange
facilmente, se è malata, le fanno male le ginocchia, ha difficoltà
di dormire, dorme sempre, ha il capogiro, è anemica, le compare
la sua vecchia artrite (emicrania o altri problemi cronici), perde i capelli,
nota un cambiamento della vista, sente campanelli negli orecchi o ha prurito
alla pelle. All'allattamento viene data la colpa quando ci sono dei problemi
matrimoniali, e quando gli altri bambini si comportano male. E' colpa dell'allattamento
quando la rata di un'ipoteca sale e l'economia è instabile. E tutte
le volte che c'è una cosa che non corrisponde alla vita da 'libro
delle fiabe' alla madre viene consigliato da tutti che sarà meglio
che smetta di allattare.
Ultimo
aggiornamento: gennaio 98
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Traduzione
a cura di Ulrike Schmidleithner - info ( at ) allattiamo.it -
La pagina
originale in inglese si trova qui.
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